Grave+lutto+nella+musica+italiana%3A+addio+al+cantante+amatissimo
glispioniit
/2022/07/23/grave-lutto-musica-italiana-morto-brigantony/amp/
Spettacolo

Grave lutto nella musica italiana: addio al cantante amatissimo

Una carriera immensa per un cantante italiano che si è spento nelle scorse ore: aveva pubblicato 50 dischi in 50 anni di carriera.

Quasi settanta dischi complessivamente pubblicati, dei quali 50 in studio, una carriera immensa iniziata praticamente mezzo secolo fa. Un passato da muratore e da migrante, come molti artisti italiani che hanno fatto tanta gavetta, ma poi quell’esplosione che lo ha reso molto celebre non solo nella sua Sicilia, ma anche nel resto dello Stivale. Difficile dimenticare la sua ironia e i doppi sensi nelle centinaia di brani che ha composto. Ora la figlia dà la notizia più tremenda.

Addio a Brigantony, icona della musica popolare italiana

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Era un vero maestro nel suo genere Antonino Caponnetto, in arte Brigantony, 74 anni compiuti e da mezzo secolo quasi sulla cresta dell’onda. Catanese di Cibali, a dare la triste notizia della sua scomparsa è stata la figlia, che su Facebook ha voluto ricordare quanto il padre abbia lasciato col suo patrimonio musicale. “Ci ha lasciati, ma solo fisicamente lasciando a tutti noi un vasto repertorio musicale indelebile, irripetibile e inimitabile”, sono infatti le sue strazianti parole, che hanno lasciato i fan disarmati.

Che Brigantony non stesse bene da qualche tempo era fatto noto e anche nelle scorse ore era emersa la notizia del suo ricovero in ospedale. Quello che certamente nessuno si aspettava forse era questa sua improvvisa dipartita. Un grande artista nel suo genere, che riusciva a spaziare dal folk al rock, andando a toccare e contaminare anche generi non suoi, come ad esempio il rap. Questo era Brigantony, un cantante davvero indimenticabile.

I suoi esordi musicali arrivano a metà anni Settanta: emigrato in Belgio, lavora come muratore, mette da parte un po’ di soldi e incide il suo primo album, ovvero “A zita pilusa”. Arriva la censura e il disco viene ridenominato poi “A bella vita”, ma poco cambia perché non cambiano le allusioni erotiche dentro a tutto l’album, un vero e proprio marchio di fabbrica che lo ha contraddistinto negli anni della sua lunga carriera. Carriera nella quale non sono mancati momenti “seri”: tra i temi che toccano le sue canzoni, c’è anche l’immigrazione, argomento a lui molto caro.

Pubblicato da