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Il dolore di Vasco: “Se potessi dire adesso qualcosa…”

Vasco Rossi, su Instagram, ricorda una persona a lui molto cara e spiega: “Se potessi dire adesso qualcosa…”.

Il tour dei record è terminato da qualche settimana e Vasco Rossi si gode il successo immutabile oramai da quarant’anni. Era infatti il 1982 quando uno sconosciuto cantautore, la cui musica era influenzata dal rock e nel caso specifico dal reggae, si presentò al festiival di Sanremo con “Vado al massimo“. Da allora, la sua carriera è stata in continua ascesa e non conosce crisi: da re degli stadi italiani, il Blasco negli ultimi anni si è trasformato in imperatore delle mega adunate.

Vasco Rossi e il suo dolore che non passa: il ricordo è straziante

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Spetta infatti proprio a lui un record che resta imbattuto in tutto il mondo: a Modena il primo luglio di cinque anni fa, Vasco Rossi mise insieme qualcosa come 220mila fan per il concerto con il maggior numero di paganti della storia della musica mondiale. Per il rocker di Zocca, che nella sua terra natale è tornato circondato dall’affetto dei suoi fan, oggi è però il giorno del ricordo di una persona particolarmente cara, venuta a mancare molti anni fa.

Oggi è infatti il compleanno di suo papà Carlino, che se fosse ancora vivo avrebbe 99 anni e che di mestiere faceva il camionista. Nella mente del cantautore amatissimo dal pubblico italiano ormai da generazioni, resta “il mio primo viaggio con lui in camion” quando aveva vent’anni e i ricordi si accavallano. Impossibile non metterli nero su bianco con un tributo sui social network che è apparso in queste ore.

Carlino Rossi è venuto a mancare improvvisamente nel 1979, all’età di 56 anni, durante un viaggio in camion. Ebbe un malore e accostò, ma nulla hanno potuto fare i soccorsi per salvargli la vita. Vasco lo ricorda come il suo primo grande dolore: all’epoca erano uscite da poco le prime canzoni del rocker di Zocca. Parliamo di ‘Silvia’, ‘Jenny è pazza’, ma anche ‘Albachiara’, il suo manifesto. “Se potessi dire adesso qualcosa a mio padre” – scrive oggi Vasco, parlando del genitore che era stato anche prigioniero di guerra in Germania – “Lo ringrazierei soprattutto per la pazienza che ha sempre avuto con me”.

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