La scomparsa improvvisa di Roberto Nobile ha scosso il cinema e la fiction: “Era un uomo mite”, omaggio al grande attore.
Un tempo venivano chiamati caratteristi: si tratta di quella categoria di attori amati dal pubblico, che pur non avendo ruoli principali, venivano ricordati per l’interpretazione singolare di determinati personaggi. Il termine è un po’ caduto in disuso nel cinema, ma sicuramente rientra in questa particolare categoria di attori Roberto Nobile. Nato a Verona, ma di origini siciliane, il protagonista di cinema e fiction in Italia ci ha lasciati improvvisamente a 74 anni, lasciando un grande vuoto.
Chi era Roberto Nobile, addio a un grande attore
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L’attore ha esordito a metà anni Ottanta, diretto da un maestro del cinema come Pupi Avati, ma la sua bravura viene poi notata da altri grandi registi. Tra fine anni Ottanta e inizio Novanta, recita per Gianni Amelio, in “Porte aperte”, al fianco di Gian Maria Volonté, quindi in Stanno tutti bene, regia di Giuseppe Tornatore con Marcello Mastroianni. Lo troviamo ancora in Le amiche del cuore, film di e con Michele Placido, che segna l’esordio di Claudia Pandolfi e vede tra le protagoniste Asia Argento.
Interpreta il magistrato Alberto Di Pisa in Giovanni Falcone, film diretto da Beppe Ferrara e uscito appena pochi mesi dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio. Successivamente è nel cast di Caro diario, film acclamatissimo di Nanni Moretti, mentre uno dei personaggi iconici e amatissimi interpretati da Roberto Nobile è quello di Salvatore Mortillaro, strampalatissimo docente di francese nel film La Scuola, diretto da Daniele Luchetti. Oltre a tanto cinema, l’attore viene ricordato come protagonista di molte fiction di successo.
Molto amate in particolare sono state le sue recitazioni nel ruolo di Antonio Parmesan in Distretto di Polizia e di Nicolò Zito nel Commissario Montalbano. Proprio in questa seconda occasione, come noto, ha avuto l’opportunità di recitare insieme a Luca Zingaretti, col quale ha stretto una profonda amicizia. Proprio il Montalbano della televisione italiana ricorda l’amico in queste ore come “un uomo mite, dal sorriso meraviglioso, dalla conversazione brillante, dalla gentilezza innata”, e anche “appassionato del suo lavoro”.