Un focolaio di virus di Marburg ha fatto tre vittime in poche settimane: primo caso il mese scorso, ora morto un bambino.
Un bambino che ha contratto il virus di Marburg, una grave malattia virale che si manifesta come febbre emorragica, è morto nelle scorse ore. Si tratta di un virus altamente contagioso simile all’Ebola, ha detto un funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità. La piccola vittima viveva in Ghana, dove da qualche tempo si combatte contro un focolaio di questo pericolosissimo virus. Sono tre le vittime, da quando il Ghana ha registrato il suo primo focolaio in assoluto della malattia il mese scorso.
Il virus di Marburg spaventa il Ghana
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Si tratta del secondo focolaio simile in Africa Occidentale da quando il virus è stato conosciuto, ma si teme per l’alta mortalità e per la pericolosità della sua diffusione. Lo scorso anno, infatti, un grave focolaio venne registrato nella vicina Guinea. Il bambino morto, il cui sesso o età non sono stati rivelati, è stato uno dei due nuovi casi segnalati la scorsa settimana dall’OMS. Ha detto ai giornalisti il medico dell’OMS Ibrahima Soce Fall che anche la mamma del bambino morto ha contratto il virus.
Sempre l’OMS aveva spiegato nei giorni scorsi lanciando l’allarme che tale virus viene trasmesso alle persone dai pipistrelli della frutta, noti anche come volpi volanti. Tale virus, viene sempre affermato dagli esperti che stanno monitorando la situazione, si diffonde tra gli esseri umani attraverso il contatto diretto con fluidi corporei, superfici e materiali. La sua trasmissibilità, dunque, appare essere molto elevata, sebbene finora fortunatamente circoscritta.
Finora, il ministero della salute del Ghana ha segnalato solo tre casi confermati e restano da eseguire ulteriori test su un quarto caso sospetto, ha affermato il medico dell’Organizzazione Mondiale della Salute. I primi due casi finora accertati, nella regione di Ashanti del Ghana meridionale, avevano entrambi sintomi tra cui diarrea, febbre, nausea e vomito, prima di morire in ospedale.