Senigallia, tragedia nella notte: padre e figlio morti travolti dal treno

Dramma a Senigallia, città balneare del Nord delle Marche, tragedia nella notte: padre e figlio morti travolti dal treno.

morti stazione senigallia
(Luca Conti licenza CC-SA-2.0)

La tranquillità della città di Senigallia, in provincia di Ancona, è stata stravolta da una tragedia che è avvenuta nella tarda serata di ieri: la notizia si è subito diffusa in città. Purtroppo, per due persone, padre e figlio di Perugia, quella di ieri è stata l’ultima vacanza della loro vita. La polizia ferroviaria di Ancona sta cercando di ricostruire i contorni di questa tragedia familiare, anche se sembrano esserci al momento pochi dubbi su quanto sarebbe avvenuto.

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La tragedia che ha sconvolto Senigallia è avvenuta intorno alle 22 nei pressi del lungomare Mameli: stando alle testimonianze raccolte, padre e figlio sono stati travolti da un treno in corsa. Il primo a finire sui binari sarebbe stato un ragazzo di 26 anni. Questi, sempre secondo la ricostruzione sinora fatta, si sarebbe lanciato lungo i binari nel tentativo di togliersi la vita. Un gesto estremo che il padre del giovane, un uomo di 63 anni, ha cercato di bloccare.

L’altra ipotesi è che padre e figlio, originari appunto di Perugia, stessero attraversando i binari in un punto vietato. Gli inquirenti propendono più per la prima versione, ovvero che il padre – nel tentativo disperato di salvare il figlio con intenti suicidi – sia stato travolto anche lui dal treno sopraggiunto in corsa. Si tratta di un treno merci, che transitava in quella zona in orari serali, come di consueto, a grande velocità. Il macchinista non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi della presenza dei due sui binari.

Padre e figlio si trovavano a Senigallia da qualche giorno in vacanza e con loro c’era la madre: la donna era presente sul posto al momento della tragedia ed è sconvolta dall’accaduto. Dalla sua testimonianza, sebbene sotto choc, si è potuto appurare che il figlio di 26 anni da diverso tempo soffriva di crisi depressive, tant’è che i genitori – nonostante fossero separati – gli stavano vicini e avevano deciso anche di passare le vacanze insieme.

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