Un gruppo di otto ragazze italiane, in vacanza all’estero è stato perseguito e molestato fuori da una discoteca. I fatti agghiaccianti di quel terribile giorno.
Quel gruppo di otto italiane di origini fiorentine erano in vacanza a rilassarsi e divertirsi come tanti della loro giovane età.
Il viaggio all’estero per loro è diventato un vero e proprio incubo, consumatosi attraverso atti violenti e di molestia ad opera di terzi. Si tratta di una delle pagine di storia di cronaca nera, più nere e agghiaccianti che una giovane potesse raccontare.
La 22 enne di nome Ambra ha raccontato tutto per filo e per segno e denunciato attraverso la sua pagina social. “Non ho sporto denuncia ne mi fido della giustizia di oggi, altrimenti sarebbe stato tutto a spese nostre”.
Questa è una parte del discorso della giovane ragazza presente a Valencia, in Spagna dove insieme alle sue amiche aveva deciso di trascorrere una giornata diversa dalle altre, in discoteca
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Il racconto di una delle giovani ragazze presenti fuori una delle discoteche più in di Valencia, in Spagna ha davvero i crismi di un fatto di cronaca nera.
Per fortuna che non ci è ‘scappato il morto’ ma poco c’è mancato! Ambra, 22 enne fiorentina e studente universitaria ha raccontato tutto per filo e per segno di quella giornata da incubo, prima dell’ingresso in disco.
Prima dell’ingresso, un gruppo di ragazzi aveva lanciato una scarpa in direzione del gruppetto di amiche italiane. “Pensavamo volessero attaccare bottone” scrive a malincuore Ambra. Quel gesto divenne l’esca per un intervento fuori legge e avventato di alcuni ragazzi di quel gruppo che iniziarono ad alzare le mani e adoperarsi in ignobili atti di molestia.
L’intervento della polizia non tardò ad arrivare, ma anche quell’episodio suscitò scandalo. Gli agenti in divisa trascinarono via con forza, le ragazze dal luogo di divertimento e scaraventarono i loro corpi sulla sabbia di una spiaggia nelle vicinanze.
Insomma anche in quella circostanza, ribadisce Ambra si scatenarono nei loro riguardi atti vandalici e ingiustificati.
Quell’episodio, seppur descrittivo ora è sotto gli occhi di tutti. E anche se non vi è stata fatta giustizia, sia da esempio e avvertimento per i turisti che desiderano emigrare dalla nostra terra d’origine.