Momenti di paura a Roma dove un uomo sulla quarantina, in attesa dell’uscita del figlio da scuola, è stato morso da un ragno violino. Scatta l’allerta nella capitale.
Momenti di forte ansia e paura a Roma, ancora una volta per un morso di un ragno violino. Nelle ultime ore è scattata l’emergenza nella capitale, con i disagi che non sono mancati a causa di questo esemplare che sta scatenando forti preoccupazioni tra i cittadini. Questa volta la vittima è stata un genitore che aspettava il figlio davanti alla scuola.
E’ accaduto in zona Portuense, dove già sono stati segnalati alle autorità competenti altre vittime di questo ragno. Che colpisce soprattutto nelle aree esterne e nei pressi di zone alberate o parchi. Ma il timore è che si possa arrivare ad avere brutti e pericolosi incontri anche nelle case. Andiamo a scoprire nel dettaglio cosa è accaduto.
Davanti all’Istituto Colle La Salle, per la precisione nel giardino della scuola dove un genitore (un uomo sulla quarantina) è stato morso dal ragno mentre attendeva il figlio all’uscita dell’orario scolastico. L’uomo ha avuto uno shock anafilattico, e solo il pronto intervento di un altro genitore ha evitato il peggio.
Ragno violino, casi in aumento a Roma
Il ragno violino continua a mettere paura, con tanti episodi di morsi che si sono verificati in poche ore nella capitale. Scatta l’allerta, con i genitori e gli abitanti di Roma che chiedono alle autorità competenti la pulizia di giardini e parchi. I luoghi insomma dove più facilmente si potrebbe venire a contatto con questa specie pericolosa.
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Nelle prossime ore – fanno sapere i dirigenti scolastici dell’Istituto Colle – si provvederà alla pulizia del giardino della scuola. Ma lo stato di allerta ha indotto alcuni esponenti della Municipalità a prendere gli stessi provvedimenti anche nelle aree verdi della città. Luogo ideale per questo ragno che trova rifugio tra alberi e piante con molta facilità.
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L’intento resta quello di evitare altri casi simili. E di scongiurare il pericolo di poter trovare questi ragni nelle proprie case. Con rischi ancora maggiori per l’intera popolazione che adesso comincia a temere il peggio.
