Un piccolo cromosoma in più e viene giù il mondo. Il caso del giovane Dennis Peek che ha fatto vergognare una nota catena di ristoranti.
È un fatto eclatante. Facciamo parte di una società all’avanguardia eppure ancora cadiamo in tanti stereotipi. Oltreoceano ci giunge la vicenda di un uomo affetto da sindrome di Down licenziato improvvisamente.
Dennis Peek era un grande lavoratore ed era impiegato nella catena ristorante molto conosciuta in America. Wendy’s aveva dato un impiego al giovane disabile e lui non gli aveva mai fatto rimpiangere di averlo assunto.
Dopo un onorata carriera lunga 20 anni era tempo per Dennis di pensare al da farsi. Voleva ritirarsi in pensione ma ci ha pensato un manager senza scrupoli a metterlo alla porta. È accaduto che Dennis è stato licenziato su due piedi perché non poteva portare avanti il lavoro come una persona normale.
Il caso di Dennis Peek, la sindrome di down un intoppo nel lavoro. Licenziato
Il fatto è accaduto nella Carolina del Nord e il bello è che l’uomo ci lavorava da più di due decenni. Quanto la sua famiglia ha saputo la notizia ha fatto un video Instagram per denunciare l’accaduto.
I direttori della catena della ristorazione si è detto molto dispiaciuto del francese successo a discapito del lavoratore. La sorella di Dennis ha scritto sui social che Dennis voleva no farlo fuori perché tanto non avrebbe neanche capito il licenziamento.
I manager della Wendy’s si sono sposati per le parole maldestre usate da uno dei loro collaboratori. Hanno tenuto a precisare che il loro desiderio e di riavere di nuovo nel loro team il bravissimo cameriere.
La famiglia Peek ha prontamente risposto con un diniego anche se ha sottolineato che l’azienda avrebbe piacere almeno di pagargli la festa di pensionamento. Dennis è un uomo molto buono e ha già perdonato chi gli ha causato questa ferita.
Il web si è messo dalla sua parte e lo ha travolto con un grande affetto. L’affetto da sindrome di Down a cancellato tutta la cattiveria che anche una sola persona può compiere. Basta poco per fare solidarietà tutto sta in una apertura mentale.
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A volte può sembrare difficile ma è preferibile non fermarsi mai davanti ad una porta. Quello che appare in superficie non sorprenderà mai come quello che ci sarà oltre una partenza. Intanto sul suo profilo Denis ha postato le foto della sua splendida festa in piscina tutto è bene quel che finisce bene