Non c’è età che tenga e Rita Dalla Chiesa riemerge nei panni della mansione. Un cammino profondo dalla parte dei deboli.
Spesse volte la bravissima presentatrice ha detto la sua sulle varie situazioni che hanno governato l’Italia. Rita, siciliana di nascita, si era messo in testa diversi anni fa di fare spettacolo e di non seguire le regole ferree di casa.
Bionda, determinata, qualità che ha sempre conservato fino ad oggi ultrasettantenne. Trasferitasi a Torino, ha avuto i primi approcci nella conduzione di programmi per bambini. Galeotto furono gli studi della Rai piemontese che la fece incontrare il suo amore.
Il compagno Fabrizio Frizzi la rese felice in una lunga liason terminata dopo dopo molti anni con grande dolore dell’ex presentatrice di Forum. L’unica vera passione di tutta la sua vita e un grande vuoto dopo la sua scomparsa.
Rita ha spesso ribadito il suo punto di vista su talune situazioni legislative che non trovavano il suo pieno accordo. Non ha mai nascosto il suo disappunto plateale contro la criminalità organizzata, le cosche e la cronaca nera.
Negli ultimi tempi è stata invitata come opinionista per dare il suo parere soprattutto al riguardo della politica. Per questa sua verve è stata fatta ingaggiata da patron Berlusconi dandogli man forte nelle ultime elezioni.
Rita Dalla chiesa è stata eletta a gran voce nella Puglia paese per cui ha sempre straveduto. Ormai ci siamo, è pronta e prenderà posto nel Parlamento. E’ emozionatissima e ci tiene a sottolineare che:
Domani entrerò in Parlamento, e in aula ci saranno tutte le ore vissute con queste signore impresse dentro di me, i loro racconti, le loro lacrime, ma anche la speranza forte, affidata a questo nuovo governo, che finalmente la Puglia possa far tornare luce e lavoro sull’agricoltura..
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Una donna schietta che di sicuro farà il possibile per riscattarsi dall’affetto di chi ha creduto in lei. Inizia un nuovo periodo e un nuovo ruolo. La deputata del “popolo” farà sentire la sua voce e darà quel senso si orgoglio alla persona che più ha amato al mondo di cui porta l’onorato cognome.