Netflix, in arrivo importanti novità per la nota piattaforma di streaming. L’opinione pubblica, però, si divide.
Senza alcun dubbio Netflix è stata per moltissimi anni colosso indiscusso dello streaming. Sin dal suo annuncio, infatti, milioni di utenti non hanno potuto fare a meno di sottoscrivere un abbonamento. La nota piattaforma infatti contiene al suo interno un numero illimitato di film e serie TV.
Molto spesso si tratta anche di contenuti in editi o di prodotti firmati proprio da Netflix. Parliamo di successi mondiali. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché nel corso degli anni l’azienda ha subito delle ingenti perdite.
Il numero degli abbonati è calato drasticamente. Il motivo risiede nel costo della sottoscrizione decisamente troppo alta. Questo non è il solo e unico motivo: nel frattempo si sono venute a creare delle nuove piattaforme che hanno dei costi più accessibili e una libreria molto vasta.
Netflix, abbonamenti più bassi ma verrà introdotta la pubblicità. Ecco il motivo
I dirigenti si sono resi conto del problema e hanno deciso di adottare una nuova soluzione. Quanto meno sperimentarla per vedere se sia riscontro. Da novembre 2022 Netflix avrà un costo di abbonamento molto più abbordabile. Si parla infatti di 5,49 € al mese.
Non è ancora il caso però di gridare alla vittoria. C’è un rovescio della medaglia davvero sostanziale. Verrà introdotta la pubblicità all’interno dei nostri contenuti – elemento che prima mancava e che rendeva Netflix unico.
E’ emerso, infatti, che verranno introdotte circa 4 o 5 pubblicità all’ora che avranno una durata in media di 30 secondi. Coloro i quali attiveranno questo piano tariffario più basso saranno costretti a guardare anche la réclame.
Ci saranno inoltre ulteriori restrizioni che vedranno l’impossibilità di scaricare i titoli e diversi film e contenuti non saranno più divulgati per problemi legati alle licenze. L’opinione pubblica, difatti, appare decisamente divisa.
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Se da un lato c’è un effettivo risparmio economico dall’altro invece c’è la noia di dover sottostare alle pubblicità. La speranza, comunque, è quella di non perdere più ulteriori iscritti.