Impossibile ma vero, un orrore si consumava tra le mura domestiche ai danni di una bambina innocente, i fatti.
Quando si parla che la giustizia deve fare il suo corso e rendere le pene più severe questo è il caso adatto. È terribile la vicenda che ha lasciato senza parole i lettori. Persone così non dovrebbero esistere e non sempre l’aiuto può far cambiare loro modo di vivere.
Ciò che è successo in questa famiglia ai danni della piccola è davvero indicibile. Grava una colpa pesante su un uomo di 33 anni che ha la fortuna (orribile) di essere anche un genitore. Il fatto è questo: stuprava la figlia!
Violentava ripetutamente il sangue del suo sangue per farne video e mandarli ai suoi amici pedofili. La rete è stata per fortuna fermata dalla polizia postale traendo in salvo la piccola vittima. Era da tempo che gli inquirenti stavano dietro ad un file illecito.
Orrore in casa, un padre abusava della figlia e inviava tutto ai pedofili
Grazie agli esperti dell’informatica sono riusciti a scavalcare il muro insormontabile dell’anonimato e ad arrestare il pregiudicato. Lo sgomento è stato grande quanto si è capito che ci si trovava alla presenza del padre della bambina abusata.
L’uomo è un trentatreenne romano e tutto ciò accadeva nel luogo che dovrebbe tenere al sicuro e difendere gli innocenti: in casa. Nel giro di 24 ore dopo un lavoro estenuante il pedofilo è stato ammanettato. Su di lui grava l’accusa di pedofilia e di adescamento di minorenni.
L’uomo aveva lo smartphone pieno di riprese a luci rosse. Tutto ciò che registrava l’ho inviava al sito segretissimo. Ecco le parole della polizia:
«Sia i poliziotti che i magistrati che hanno operato per la risoluzione del caso sono rimasti particolarmente colpiti dalla gravità delle condotte e dalla natura disumana dei crimini compiuti del genitore-orco, non era infatti mai capitato, fino a quel momento, di accertare, in un singolo caso criminale, tutti i possibili reati previsti dal Codice penale in materia di sfruttamento dei minorenni per la produzione di materiale pornografico».
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La bambina è stata presa in affidamento, ancora non ha compiuto due anni e già la vita è stata dura con lei.
