Un’altra indagine ha portato al ritiro di un prodotto contenente Listeria, Via immediatamente dalle tavole.
Continuano i prodotti ritirati dal mercato per mezzo della Listeria monocitogenes. Il batterio sta devastando il mercato alimentare soprattutto se prodotto in confezione. La listeria resiste alle basse temperature e quindi si infiltra negli impianti delle fabbriche.
Purtroppo il cibo confezionato viene contaminato e finisce sulla tavola dei consumatori. Poco tempo fa che c’è stato un altra morte assurda di un paziente che aveva consumato della ricotta fresca. Un’altra vittima, come appurato dalle analisi, aveva mangiato pochi giorni prima dei wurstel di pollo crudi.
Anche una marca di origine francese ha dovuto preoccuparsi non poco per i suoi pancake al cioccolato. Il Ministero della Sanità si è fatto portavoce di questa situazione opprimente. Chiede specificatamente di non acquistare i prodotti da loro ritenuti allarmanti. In caso contrario è bene riportare il prodotto incriminato nell’esercizio dove si è acquistato.
Listeria fa ritirare una serie di alimenti dai supermercati
Il batterio riesce a contaminare anche i cibi che gli sono accanto, è il caso di quando viene riposto nel frigorifero o nella dispensa. Bisogna fare maggiore attenzione e prediligere prodotti freschi senza che siano stati imbustati, come l’insalata.
L’ultimo alimento con il dito puntato è il prosciutto cotto. Un microbiologo dell’università cattolica di Roma ci tiene a precisare una considerazione degli ultimi anni. Secondo quando da lui dichiarato emerge che:
“La crescita degli alert, però degli alimenti non è segno di un pericolo maggiore rispetto al passato, ma di maggior attenzione alla sicurezza alimentare. Oggi abbiamo un sistema di allerta nazionale ed europeo trasparente, che serve per prevenire i rischi, non solo per la listeria ma anche per altri patogeni, come Escherichia coli”.
Quindi nel tempo è cambiato il modo di visionare i prodotti commerciali messi a disposizione della moltitudine della clientela. Lo scopo è quello di mettere al sicuro la salute della società. L’esperto continua e sottolinea che:
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Il numero di lotti ritirati non sono indice del fatto che il problema è in aumento ma del fatto che c’è molta attenzione da parte dei produttori e i controlli preventivi funzionano. Questo ha fatto sì che, nel 2021 rispetto agli ultimi 10 anni, ci sia stato un incremento del numero di allerte per la presenza del batterio”.
Quindi possiamo stare tranquilli, basta seguire le direttive della sanità.