Orrore nella Capitale: bambini rinchiusi in casa e maltrattati dallo stesso padre. Violenze e privazioni per anni.
Casa dovrebbe significare accoglienza, amore, famiglia, sicurezza. Troppo spesso, però, significa paura e oppressione. Talvolta violenza e maltrattamenti. La notizia ha dell’incredibile per la crudeltà e la barbarie che un padre non dovrebbe avere nei confronti dei propri figli. Sangue del suo sangue.
Il tutto è avvenuto a Roma, in zona Capannelle. Incredibili le testimonianze dei vicini di casa. Protagonisti di questa storia dell’orrore sono una famiglia composta da marito e moglie e due figli. L’uomo dovrà rispondere a capi di accusa come maltrattamento e violenza davanti al tribunale di Roma.
Una vera e propria casa dell’orrore in cui il padre di famiglia aveva segregato la moglie e due bambini. I piccoli, poi, erano costretti a non parlare con nessuno a scuola e non riferire le condizioni in cui vivevano nella propria abitazione. Incredibile come nessuno non sia intervenuto alle continue urla.
Dramma nella Capitale, padre segrega i bambini in condizioni pietose. Violenza e maltrattamenti
Stando a quanto riportato la casa era in condizioni a dir poco fatiscenti: non solo uno strato di muffa alle pareti ma anche le finestre continuamente chiuse e scarse condizioni igieniche. I bambini, inoltre, erano costretti a dormire nella stanza dei propri genitori e a non avere contatti esterni.
Inoltre non gli era consentito andare alle feste o poter avere amici. Sono stati, nel tempo, vittime di violenza fisica da parte del padre che in diverse occasioni lì a percorsi con una cintura. Nel 2020 la prima denuncia da parte della moglie dopo che i bambini avevano chiesto aiuto ad alcuni zii.
Ti prego, portami via da qui, voglio una vita normale – questa l’amara testimonianza di uno dei minori. A dare l’allarme sono stati alcuni vicini di casa con figli della stessa età dei bambini i quali hanno notato soprattutto nel più piccolo dei comportamenti strani ed una forte solitudine.
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I due minori erano soliti trascorrere del tempo tra di loro anche a scuola e risolvere tutto picchiandosi e apostrofando sì con termini molto duri. Oggi l’uomo dovrà rispondere in tribunale per i diversi capi di accusa ricevuti.