Sapevi quale era il titolo di studio del maestro, Piero Angela? L’incredibile scoperta a pochi mesi di distanza dalla sua scomparsa.
Si era fatto notare per la sua enorme conoscenza nel mondo della Scienza e del sapere universale di carattere naturalistico.
Così, Piero Angela era passato alla storia della televisione italiana, dopo tanta gavetta nel settore giornalistico, a capo di telegiornali e dietro la scrivania a realizzare volumi.
Il compianto ha perso la vita pochi mesi fa e il figlio, suo erede, Alberto ha voluto spendere un attimo del suo tempo per commemorare le gesta di un personaggio unico, un maestro e insegnante di vita a tutti gli effetti.
Tuttavia, al di là dell’esperienza e dell’immensa bravura dietro le telecamere, quasi nessuno si era mai interrogato su quale fosse davvero il titolo di studio, che ha permesso al grande Piero di diventare il personaggio che tutti abbiamo conosciuto
Piero Angela è stato un personaggio davvero tuttofare durante la sua sopravvivenza. Il grande volto scientifico della Rai, come da lui stesso ammesso in una nota intervista era un vero e proprio predestinato.
“Quando aprì la prima volta gli occhi a questo mondo, i medici dissero ai miei: Questo qui diventerà un ingegnere…”. Durante gli anni di conservatorio al pianoforte, Piero si iscrisse al Politecnico ma non portò al termine il percorso di studi.
Per sua fortuna, codesta sbavatura non ha rappresentato il classico bastone fra le ruote, bensì ha dato consapevolezza all’artista che “la scuola ha tanti meriti, a patto che abbia ottimi professori alle spalle”.
Insomma, l’ex padrone di “Superquark“, oggi defunto non ha conseguito alcuna laurea ma in compenso ha ricevuto ben 9 lauree honoris causa e scritto 36 volumi scientifici che hanno suscitato la curiosità di molti, nonché fatto avvicinare i giovani in maniera importante, al mondo della Scienza.
Altri premi, derivanti dal suo sapere scientifico sono arrivati anche oltre i confini nazionali, a partire dal Premio Kalinga, per la divulgazione scientifica, approvato dall’UNESCO e la Medaglia D’Oro per la Cultura della Repubblica Italiana, ricevuta nel lontano 2002.