Cimici da letto: è allarme in Italia. Quali i rischi per l’uomo

Cimici da letto: scatta l’allarme nella Capitale. Quali sono i rischi per l’uomo? Come correre ai ripari. 

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Letto (Foto da Pixabay)

Questi fastidiosi insetti vengono definiti anche cimici da materasso, perché siamo soliti trovarli specialmente nelle camere da letto. Si nutrono principalmente di sangue umano e tendono ad essere attive in modo particolare durante la notte perché alla ricerca di tane in cui nascondersi. 

La loro puntura è molto simile a quella delle zanzare; si manifesta sulla corpo una macchia rossa e il consueto prurito. In linea generale non sono pericolose ma possono provocare anche delle reazioni allergiche nei pazienti che presentano delle patologie. Da non sottovalutare.

Nel momento in cui ci si rende conto che la propria abitazione è stata infestata occorrerà rivolgersi ad esperti che si occuperanno di disinfestare l’ambiente, altrimenti il problema potrebbe persistere e non risolversi in maniera definitiva. Il vapore è una buona soluzione. 

Cimici da letto: sono pericolose per l’uomo? Cosa si rischia 

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Insetti (Foto da Pixabay)

Questi insetti, stando alle parole degli esperti, era molto più semplice trovarli soprattutto durante il periodo della guerra, perché si annidavano sempre non solo nei materassi ma anche nei battiscopa. Si riproducono, inoltre, con molta facilità. 

Ad essere presa sotto attacco è stata la Capitale da dove sono sopraggiunte diverse segnalazioni. Le punture di questi insetti, sono molto simili a quelle delle zanzare perché portano prurito e una macchia rossa sulla propria pelle. Sono molto aggressive e sono tornata alla ribalta. 

Il numero di segnalazioni registrato è stato decisamente molto alto e in modo particolare ad essere presi di mira sono stati specialmente gli alberghi. I direttori infatti hanno provveduto immediatamente a disinfestare la zona con vapore secco ad oltre 180°. 

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Occorre sottolineare che le punture non sono pericolose ma nei casi più gravi hanno causato anche alcuni attacchi di shock anafilattico. La loro presenza sul territorio è decisamente massiccia, visto che è stato stimato che ogni femmina può deporre fino a 500 uova alla volta. 

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