Sempre più smarrimento a Storie Italiane per il caso della bimba morta di stenti. Occhi puntati su una chat dal contenuto assurdo.
Come ogni giorno si affaccia uno dei programmi più seguiti della mattina della Rai. Eleonora Daniele presenta Storie italiane, fatti di cronaca su cui fare approfondimento in studio. La bella presentatrice è tornata riposata e perfetta forma della pausa estiva.
Ha avuto di che essere fiera vista che la sua trasmissione ha un buon seguito e lei è molto apprezzata. Piace questo modo pagato di comunicare con i telespettatori da casa. La partecipazione al GF che gli ha dato l’opportunità rimane solo un neo della sua vita professionale.
È stato il cosiddetto trampolino di lancio ma Eleonora è ben altro. Confermata alla conduzione è pronta con il suo gruppo di lavoro soddisfare al meglio le aspettative degli utenti. Sexy e solare è una donna dinamica forte e anche molto dolce. Durante la pandemia è riuscita a portare avanti la condizione senza timore e aspettava anche Carlotta.
Storie Italiane si ferma sul caso della piccola di 36 mesi. L’avvocato difende la madre e lo studio insorge contro
Si fa luce sul caso di Alessia Pifferi la donna di 36 anni che in pieno luglio lasciò la piccola di 18 mesi da sola in casa. Una vicenda che ha sconcertato dapprima gli inquirenti restii a credere al gesto della donna carnefice.
In studio si parla di alcune chat che un giornalista ha riferito di aver raccolto. Il contenuto è davvero scioccante e parla del nuovo compagno della donna che vorrebbe amoreggiare non solo con la compagna ma anche con la figlioletta sua di un anno e mezzo.
L’avvocato della Pifferi naturalmente sentenzia il tutto dicendo che è una costruzione del momento senza che ci sia ancora un fondamento. In studio si elevano borbottii continui definendo la donna una madre mostruosa e senza coscienza.
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Ha avuto il coraggio di lasciar morire la sua piccola abbandonandola per giorni interi. Ancora non si capisce se l’abbia narcotizzata prima di uscire per sempre dalla sua casa e raggiungere il compagno a Bergamo. Un atto che fa rabbrividire.
Si auspica che presto gli inquirenti possano risalire alla verità sul caso.
