Difficile da metabolizzare il lutto che ha colpito Eleonora Daniele. Un dolore sordo che rimane sempre a galla, un ricordo difficile.
Bionda bella sorridente, Eleonora Daniele è così che si mostra in televisione. Fa parte della sua professionalità non mettere in piazza lati nascosti del suo carattere. Tutto sta nel fare un patto con i propri sentimenti per evitare aria da vittimismo o al contrario da protagonismo.
La conduttrice di Storie italiane spesso tradisce le sue emozioni quando presenta i casi di cronaca nera. Certo, non si può rimanere inerti dinanzi a delle situazioni scioccanti dei casi a cui dà luce ogni giorno nella sua trasmissione di attualità.
Eleonora è una ragazza di mezza età, intelligente ed empatica. Si è fatta da sola dopo l’approccio dei primi passi al Grande Fratello dei primi tempi quando ancora il meccanismo non era chiaro a tutti. Si trattava soprattutto di un esperimento sociale.
Eleonora Daniele e il ricordo indelebile del lutto che l’ha colpita, il tempo non sempre guarisce le ferite
A quei tempi l’ex gieffina era una grande sportiva dedita soprattutto al salto in alto. Accantonato la ventata agonistica, ha portato a termine gli studi in scienze della comunicazione. Nn si finisce mai di imparare nella vita.
Qualche tempo fa venne alla luce un dettaglio della sua vita privata. La Daniele aveva un fratello autistico che amava alla follia. Il giovane ragazzo riusciva per quanto poteva nella sua vita straordinaria e Eleonora ricorda che:
“Ero disillusa. Mio fratello è andato via all’improvviso lasciandomi un vuoto incolmabile e tanti sensi di colpa. Ti domandi, perché è accaduto a lui e non a me…Non è facile elaborare un lutto, ma per sopravvivere devi farlo. Io lo faccio ogni giorno, ma ammetto che un po’ di disincanto resta.”
Luigi è venuto a mancare per le problematiche connesse alla patologia di cui soffriva. Un ragazzo dolcissimo scomparso giovanissimo gettando la sua famiglia in un grande dolore. Eleonora è rinata dalle ceneri di quel triste episodio.
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“Voglio essere una roccia solida, che non si fa infrangere dalle onde ne erodere dal vento”. Così esordisce per dare luce alla sacralità della vita che il compianto fratello non ha potuto vivere.
