L’imprenditrice digitale Chiara Ferragni subisce nuove accuse: questa volta sembra averla fatta troppo grossa; e c’è già chi punta il dito…
Che piaccia o no, la bellissima simpaticissima intelligentissima chiara ferragni è figlia del nostro tempo. Purtroppo, c’è chi ancora non capisce quale sia il suo ruolo all’interno della nostra società. E no, non è quello di “indossare i vestiti e farsi foto” come i più sostengono. Anzi, chi afferma questa facile è perché di solito si trova ad essere del tutto fuori dal mondo, senza comprensione alcuna di quella che è la società odierna, per com’è ora.
Lo sappiamo che il mondo attorno a noi cambia, ed è improbabile pensare che non emergano nuove figure professionali. Purtroppo, c’è una parte della popolazione italiana che ancora associa il lavoro ad uno sforzo fisico o a qualcosa che non piace.
Chiara invece è stata la più svelta e sveglia di tutti. Come si suol dire: ci ha messo in tasca. Perché dire questo? Perché non solo Chiara ha capito perfettamente dove stesse andando la società, ma l’ha capito prima di tutti, s’è inventata un mestiere, quello dell’ influencer. Che piaccia o no.
Chiara Ferragni, le sue accuse: quali sono le colpe?
Insomma, diciamo che Chiara sta scontando ancora molto la colpa- forse più che una colpa, un pregio in una società del genere- di non essere capita.
Ogni caduta è dunque buona per puntarle il dito contro, per vedere finalmente il tracollo di un mito.
Succede anche questa volta? Addirittura la Ferragni sarebbe stata attapirata dal noto Valerio Staffelli, inviato di striscia la notizia.
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La colpa? Aver fatto durare troppo a lungo una visita privata in un celebre museo di Milano che ricrea le ambientazioni oniriche, lasciando altre persone fuori ad attendere.
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Con estremo garbo e simpatia, l’imprenditrice ha accettato il tapiro ma non ha mancato di spiegare come le cose stessero. La prenotazione della visita privata è fattibile da tutti: la colpa sarebbe stata invece del museo, che ha continuato ad accettare prenotazioni anche se ormai in quella fascia oraria non c’era posto.