Tragedia enorme nel mondo del ciclismo italiano. Perde la vita l’ultimo dei grandi campioni del nostro tempo: fatale l’incidente.
Secondo gli ultimi dati riportati dall’Asaps (Polstrada) sono 103 i ciclisti che hanno perso la vita su strada in appena otto mesi. Un dato davvero impressionante che si va tristemente a rinforzare con l’ultimo incidente fatale per un campione del ciclsimo.
Dopo aver appreso la notizia sono accorsi in centinaia a dare l’ultimo saluto all’ultimo professionista, che aveva trasformato la sua unica passione in un lavoro vero e proprio.
“Che la terra ti sia lieve…”; “Riposa in Pace” sono le dimostrazioni di vicinanza piovute sul web nelle ultime ore e dirette all’ex giovane ed emergente ciclista che ai tempi di Marco Pantani già si faceva notare per le sue incredibili doti sulla due ruote, al pari del promettente Armstrong.
Persino Vincenzo Nibali è intervenuto per l’ultimo saluto, visibilmente scioccato dalla notizia del terribile incidente nel quale il collega è stato coinvolto
Aveva appeso il casco e i guanti al chiodo neanche due mesi fa l’ultimo dei campioni del ciclismo professionistico.
La vittima dell’incidente aveva 51 anni ed era uscito di casa per tenersi allenato sulla propria bici. Mentre percorreva la strada “Regionale 11” di Montebello Vicentino veniva travolto da un camion di passaggio.
Il camionista, secondo una prima ricostruzione degli inquirenti non si sarebbe neanche accorto del passaggio di Davide Rebellin sulla propria traiettoria ed è finito per investirlo senza accorgersene.
Il mezzo a quattro ruote aveva appena guadagnato l’uscita autostradale e quando ha imboccato la statale vicentina ha incrociato e travolto il corpo di Rebellin, morto sul colpo.
Il campione di origini vicentine era riuscito a mettere in bacheca un Amstel Gold Race, un trofeo della Liegi-Bastogne-Liegi e una tappa al Giro d’Italia.
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Tre successi di alto profilo per Rebellin, quel che basta per guadagnarsi l’etichetta di ultimo tra i campioni ciclisti del suo tempo: “Ciao Davide ci mancherai tantissimo!”.