Cinzia è il nome della donna che è stata massacrata a bottigliate in casa propria dal marito, aveva sessant’anni. I soccorsi sono arrivati ma non c’era più nulla da fare. Ecco cosa è accaduto a San Stino di Livenzia, un dramma che ha colpito l’Italia intera.
È accaduto a San Stino di Livenzia alle porte di Venezia, una donna Cinzia Luison è stata massacrata a bottigliate da suo marito. La donna aveva sessant’anni e faceva la parrucchiera nella sua attività, era infatti la titolare di un negozio a Blessaglia Pramaggiore. Con suo marito avevano due figlie che non erano in casa, ad avvisare i Carabinieri è stato il marito, dopo aver compiuto l’omicidio, il sessantacinquenne Giuseppe Pitteri.
Come reso noto dal procuratore di Pordenone Raffaele Tito l’omicida è incensurato ed è un ex dipendente ACTV, l’azienda di trasporti pubblici di Venezia. Ora è sotto la custodia dei Carabinieri.
Perché l’uomo abbia ucciso Cinzia è ancora da capire, non ci sarebbe ancora alcun muovente valido infatti alla base dell’omicidio, sarà fondamentale la testimonianza di suo marito Giuseppe Pitteri. E’ stato proprio lui a chiamare le guardie dopo aver commesso il delitto assurdo.
Cinzia muore a sessant’anni ad ucciderla è stato suo marito, “l’ha massacrata”
Per l’uomo è stato già disposto l’arresto per omicidio volontario, il sindaco Matteo Cappelletto si è detto sconvolto, conosceva la famiglia e non riesce a spiegarsi questa tragedia, non aveva la più pallida idea che avessero dissapori. La donna era molto apprezzata per la sua attività, il suo salone era stato inserito tra i primi 200 di qualità in Italia, molti clienti la stanno piangendo.
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Una sua amica anche rilasciato una dichiarazione disperata, affermando che la donna era di buon cuore apprezzata e simpatica a tutti la stava aiutando a sostenere suo figlio nella lotta di un tumore. Cinzia sembra essere morta sul colpo, l’uomo l’ha picchiato a morte con una bottiglia più volte e per la donna non c’è stato più nulla da fare, è stata colpita con una violenza atroce.
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Adesso bisogna aspettare le dichiarazioni del marito dato che è stato proprio lui a chiamare gli agenti, che si augurano che voglia collaborare. Per provare a fare chiarezza su un gravissimo episodio di femminicidio di una brutalità ed efferatezza assurda.