Piera Maggio e la pesante questione riguardante il ritrovamento della figlia, Un ex pm addita la madre: “Si drogava…”. Cosa è emerso.
Emergono nuove e pesantissime accuse sul caso, divenuto “giallo” sulla scomparsa di Denise Pipitone.
La bambina di Mazara del Vallo è scomparsa nel lontano Settembre del 2004 e la madre, Piera Maggio non ha mai perso le speranze per un ritrovamento che avrebbe del clamoroso, dopo tutti questi anni.
Nel percorso delle ricerche, Piera può vantare di un alleato, a lei molto legato e conosciuto, come abbiamo appreso durante le dirette tv che approfondivano le novità sul caso, ovvero l’avvocato, Frattizza.
La medesima figura giuridica ha cercato quasi sempre il modo di trovare la retta via per il ritrovamento della bambina. Tuttavia c’è ancora qualcuno che a suo giudizio tenta di “depistare” le attenzioni dal vero colpevole del rapimento.
Si tratta dell’ex pm, Alberto Di Pisa, ex coordinatore del caso Denise Pipitone, il quale ha appena svelato accuse pesantissime sulla madre e l’utilizzo di sostanze stupefacenti, (secondo il giudice), determinanti nel contribuire all’allontanamento della figlia dalla famiglia
Piera Maggio, la verità su Denise Pipitone: le parole raggelanti dell’ex pm. Come ha reagito la ‘vittima’
La scomparsa di Denise Pipitone dal comune di Mazara del Vallo e dalla famiglia Natale è ancora oggi il caso più eclatante e irrisolto che Piera Maggio, il marito e l’avvocato difensore si portano dietro da anni.
Dopo averne provate di tutti i colori, associando alla figura di Denise, alcuni volti a lei somiglianti, ecco spuntare l’ipotesi che se confermata dalle indagini avrebbe davvero del clamoroso oltre a condannare severamente, mamma Piera.
“Si drogava… Ora si è raffinata e si presenta in tv pettinata e truccata… Il soggetto è quello insomma” sono questi i virgolettati raggelanti dell’ex pm, un tempo a capo del caso Pipitone, Alberto Di Pisa.
Le accuse dell’ex pm sulla presunta attività illecita e l’essersi prestata alla volontà della criminalità organizzata, da parte della ‘vittima’, Piera Maggio rappresentano il nuovo e clamoroso indizio che potrebbe cambiare le carte in tavola nell’economia del caso, Pipitone.
In questa triste vicenda che taglierebbe le gambe alla famiglia della bambina avrebbero lavorato sotto traccia persino dei poliziotti, testimoni dell’utilizzo di sostanze stupefacenti di Piera, additata a tal proposito come presunta complice del rapimento della figlia.
La replica dell’avvocato Frattizza è stata dura e severa nei confronti dell’ex pm, nonché giudicata infondata e volta a distogliere le attenzioni da volti potenti ed eventualmente determinanti sul caso della scomparsa.
Nella trasmissione di Milo Infante, “Ore 14” è arrivata in seguito anche la risposta della ‘vittima’, Piera Maggio che ha parlato di falsa testimonianza e accuse infondate che contribuiscono ad affondare il dito nella piaga delle sofferenze patite finora per la scomparsa di Denise.
Ora come ora, mamma Piera sembra più determinata che mai a dimostrare che la storia raccontata da Alberto Di Pisa non abbia alcun fondamento ne a livello personale, ne sul caso Pipitone: “Ora voglio sapere chi sono questi poliziotti che hanno intercettato questo dossier su di me, poi sparito”.
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Per l’avvocato Frattizza e Piera, questa storia nella storia rappresenta un fatto gravissimo, un pregiudizio di una “gravità inaudita” che sposta inevitabilmente l’ago dell’attenzione verso altri lidi, non giustificati. Come si evolverà la questione? Verrà confermato o meno il colpo di scena? Si attendono ulteriori sviluppi sulla vicenda.