Caso Yara Gambirasio, si indaga sulla pm Ruggeri. Le novità

Caso Yara Gambirasio ancora aperto, si indaga sulla pm Letizia Ruggeri. Ecco tutte le novità sull’omicidio di Brembate. 

Yara Gambirasio novità
Yara Gambirasio (Foto da Instagram – glispioni.it)

L’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio è uno dei fatti di cronaca nera che maggiormente scosso il nostro paese. La giovane scompare il 26 novembre 2010 per essere poi ritrovata senza vita nel febbraio 2011. Si tratta di un caso che avuto moltissime risonanza mediatica specialmente per l’efferatezza del delitto.

Durante il corso dell’indagini c’è stato un primo arresto e successivamente il proscioglimento del sospettato. Inoltre sono state effettuate anche analisi del DNA a circa 26.000 persone che si sono offerte su base volontaria. Arrestato successivamente Massimo Giuseppe Bossetti.

Nel 2018 l’uomo è stato condannato all’ergastolo per l’aggressione sessuale e il relativo omicidio di Yara. Il DNA dell’uomo, infatti, è risultato essere sovrapponibile con quello che allora venne definito Ignoto 1. Nel 2015 viene identificato come unico responsabile. Oggi, a distanza di anni, si chiede di rianalizzare il caso. Ecco le novità.

Yara Gambirasio, aperta l’indagine sul magistrato Letizia Ruggeri

Yara Gambirasio novità
Yara Gambirasio (Foto da Instagram – glispioni.it)

Come si accennava in precedenza, il caso di Yara Gambirasio vede come unico sospettato Massimo Bossetti accusato di avances a sfondo sessuale confluite poi nell’omicidio. Oggi si chiede nuovamente la riapertura della vicenda visto e considerato l’iscrizione nel registro degli indagati della pm che indagò allora sul caso.

Il gip di Venezia, infatti, ha richiesto di poter effettuare delle indagini sulla pm di Bergamo Letizia Ruggeri. Si pensa infatti ad un’ipotesi di depistaggio relativa alla cattiva conservazione di alcuni campioni di DNA che erano stati rinvenuti sul corpo della giovane ginnasta di Brembate.

Questa decisione è avvenuta successivamente ad una denuncia da parte dei legali di Massimo Bassetti i quali hanno delle riserve riguardo il comportamento della pm. La frode e il depistaggio in un processo penale comportano una pena con il carcere che va dai tre agli otto anni.

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Stando alle dichiarazioni dei legali, infatti, lo spostamento delle provette e contenente il DNA sarebbe stato alterato a causa dell’interruzione della catena del freddo, ragion per cui potrebbe essersi deteriorato nel tempo.

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