Re Carlo III attua la sua priorità a Palazzo, non c’è più spazio per i dissidenti. Il membro reale non farà più parte della corte dopo lo scandalo che ha infangato la Corona.
Re Carlo III si immerge sempre di più nel suo nuovo ruolo. E’ giunta la notizia di una decisione che forse in molti si aspettavano: ha chiuso per sempre le porte ad un membro reale reo di averne combinato una più del diavolo.
Il sovrano londinese che sarà incoronato ufficialmente il prossimo maggio, sta dando nuovi frutti per rispolverare consensi dai sudditi. Nella lista ha voluto dare priorità ad una questione spinosa che lo affligge da tempo.
Con la scomparsa dell’amatissima e compianta Queen Elizabeth, Carlo ha preso su di sé un pesante fardello ed è venuto il momento di dare onore alla Corona. Può farlo e quindi via tutto ciò che ha infangato la corte britannica.
Re Carlo III non vuole più vederlo aggirarsi tra i corridoi di Buckingham Palace. Il trono va ripulito e a lui niente benestare
E’ stato uno scandalo che ha dato molto dolore a Buckingham Palace. Il terzo figlio di Elisabetta le ha dato sempre filo da torcere. Il caso che venne a galla però le superava tutte, cuore di mamma lo ha protetto finché era in vita.
Ora però tutto passa tra le mani del nuovo re e la decisione è presa; Andrea non coprirà nessuna carica a corte e non otterrà benefici dalle casse reali. Questo è quanto stabilito e sembra che i sudditi abbiano apprezzato.
Non è che Carlo sia questo stinco di santo, però il comportamento in età giovanile del fratello minore gli si è rivoltato contro da quanto la donna che lo ha denunciato per violenza era minorenne al tempo.
Una questione dolorosa che ha fatto inorridire i sudditi del Regno Unito sempre molto attenti a ciò che succede a Palazzo Reale. IL principe Andrea non sarà più colonello dei Grenadiers Guards; la mansione è passata a Camilla.
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Indietro non si torna. Andrea rimarrà da solo a leccarsi le ferite, magari potrà contare sul sostegno della coppia per eccellenza ribelle di corte. Meghan e Harry sono molto amici delle sue figlie, perché non tendere una mano anche allo zio?
