Si continua a parlare di COVID anche nel 2023 emergono nuovi sintomi per il virus più temuto di sempre. Ecco come si manifesta stavolta.
Dal 2020 ancora si parla di COVID nel 2023, è tempo di influenza e molte persone stanno male, c’è chi dice che l’influenza che giri ora sia addirittura peggio del COVID.
Tuttavia il COVID resiste ancora e continua a mutare nel tempo, emergono nuovi sintomi e complicazioni. Ecco cosa ci aspetta questo inverno. A tre anni di distanza dai primi casi in Cina a Wuhan, il virus torna dove tutto è iniziato proprio in Cina. In questi giorni infatti a Pechino è arrivata una nuova ondata di contagi con sintomi tutti nuovi.
Il panico si è già sparso in giro per il mondo. Tutti ricordano i due anni di pandemia caratterizzati da paura, terrore, restrizioni, privazioni e incertezze, nessuno vuole rivivere tutto ciò ed è per questo che le persone quando si parla di COVID sono esauste.
Da alcuni studi recenti è emerso un nuovo sintomo che potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per il COVID. Il nuovo sintomo avrebbe a che fare con eventuali dolori ai piedi. Potrebbero infatti risultare gonfi con le dita ingrossate e pallide oltre ad essere dolenti.
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Ad accompagnare questi sintomi ci sarebbero poi altri fastidi come prurito, bruciore, formazione di edemi, vesciche ed ulcere. Tutti sono esposti al contagio ma i più a rischio sono i bambini. Secondo una ricerca del Royal College of Podiatry i più piccoli avrebbero una probabilità maggiore rispetto agli adulti di sviluppare dei problemi.
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Dunque il nuovo sintomo darebbe il così detto “piede da covid” caratterizzato da dolore, gonfiore e perdita di colorito nella zona interessata (i piedi). Chiaramente oltre a questo nuovo sintomo continuerebbero ad esserci altri sintomi più comuni come ad esempio tosse secca, febbre e stanchezza. Per essere sicuri di aver contratto il COVID l’unica soluzione resta il tampone in farmacia, infatti c’è ancora molta confusione a riguardo.