Romina Carrisi: la tragica scomparsa è una cicatrice profonda

Romina Carrisi non può distaccarsi dal tremendo episodio accaduto molto tempo fa, la vita le ha giocato un brutto scherzo, impossibile dimenticare anche se il tempo passa.

Romina Carrisi ricorda la sorella scomparsa
Romina Carrisi(foto da Instagram -glispioni.it)

Chi ha detto che il tempo cancella le cose? Non è sempre vero purtroppo e di questa idea è la bellissima Romina Carrisi. La famosa figlia d’arte confessa il cuore ancora sanguinante nonostante le primavere che passano.

Il ricordo evoca sempre il dramma familiare e questa volta l’ultima figlia di Albano e della sempre splendida Romina Power aggiunge qualche cosa in più alla tragedia che ha segnato per sempre la loro famiglia.

Ospite fissa a Oggi è un altro giorno, la piccola di casa Carrisi fa un resoconto su quanto successe nel lontano 1994. Era tutto in subbuglio per la notizia della scomparsa della sorella maggiore Ylenia.

Romina Carrisi affronta il ricordo con la stretta al cuore, il tempo a volte non si presenta come un ottimo alleato

Romina Carrisi dramma familiare
Romina Carrisi(foto da Instagram -glispioni.it)

“Era gennaio 1994 quando avviene la tragedia che capovolse la mia intera esistenza…Non dava notizie da giorni”. Così inizia il suo racconto con le lacrime già che bagnano i suoi splendidi occhi. Le parole scivolano via come una liberazione.

Ylenia si trovava in Inghilterra nel college ma aveva deciso di volare negli Stati Uniti per trascorrere qualche giorno in compagnia dei suoi amici. Per giorni i suoi genitori non riuscivano più a comunicare con lei.

Presero la decisione di portare lei e Cristel da alcuni amici in Svizzera per andare a cercare la ragazza scomparsa da giorni. Romina jr e Cristel sono molto legate e attesero tre mesi prima che la mamma e il papà venissero a prelevarle.

In quel tempo trascorso imparò a sciare in compagnia di alcune amichette coetanee ma il cuore già sapeva che una tragedia stava per cospargere fango sull’unione familiare. I ricordi sono terribili e la cicatrice non è mai guarita.

“Ogni volta che scendo una montagna ho questa immagine impressa nella mia memoria. Saranno pure passati 30 anni, ma la memoria non possiede né calendari né orologi”.

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Il dramma ha lasciato un segno tangibile e anche se il tempo passa si è mostrato inerte contro l’episodio increscioso di anni fa.

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