Claudia Gerini lo ha reso noto per essere di supporto chi come lei soffre di questa patologia. Per ora cure non esistono, bisogna convivere con il malessere.
Attrice , cantante e anche mamma di due splendide adolescenti, Claudia Gerini è una forza della natura e sebbene giovanissima ha realizzato tanto nella sua vita. Una carriera iniziata a soli 15 anni in televisione.
Galeotto è stato un provino per un noto programma che ha imperversato per molti anni sul piccolo schermo. Un nugolo di splendide ragazzine tra cui spiccava la bravissima futura attrice di tanti film di successo.
Claudia Gerini ha toccato il top con la collaborazione con Carlo Verdone. Il suo Viaggi di nozze è ancora oggi uno dei film più visti in assoluto tanto da ideare una seconda versione quasi vent’anni dopo replicando il successo.
La bellissima ex volto di Non è la Rai ha confessato di soffrire di una patologia per cui non esiste proprio una vera cura. Di certo l’accomuna a tante persone e l’unica soluzione per adesso è quello di fare prevenzione.
Nel senso che le origini della patologia che l’affligge risiede in una forte tolleranza al lattosio che non le fa digerire i pasti che lo contengono. Una vera sciagura per l’attrice romana che si dichiara anche una buona forchetta.
Non si tratta di allergia per fortuna altrimenti sarebbe caduta in uno shock anafilattico ma i fastidi si sentono a livello dello stomaco con dolori e crampi persistenti. Deve stare lontana dagli alimenti che contengono l’enzima che la infastidisce.
Gonfiore e nausee fanno parte di questo problema non mortale ma di grande impedimento soprattutto se nell’agenda della bellissima artista sono previste cene e gran galà. L’attenzione è dovuta se non vuole passare a lamentarsi.
Le rinunce sono all’ordine del giorno ma lo stato salutare ringrazia. Si tratta di realizzare un vero e proprio stile di vita basando la propria alimentazione su cibi ricercati ed esenti dal lattosio.
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Qualche sgarro è ammesso facendo attenzione a non esagerare. Ma proprio raramente Claudia ne approfitta. Meglio 100 giorni da leonessa che uno da pecora…che la fa anche soffrire.