Agguato di camorra a Napoli: ucciso nella periferia Nord un pregiudicato di 57 anni all’interno di un ristorante. Era affiliato agli “Scissionisti”. Si teme per il ritorno della “Faida di Scampia”. Gli aggiornamenti.
Agguato di camorra nella periferia Nord di Napoli. In pieno giorno è stato ucciso in un noto ristorante di Marano, poco distante da Scampia, un 57enne già noto alle forze dell’ordine. Si tratta di Vincenzo Nappi, soprannominato “O’ Pittore” che si era fermato per pranzo nel locale che si trova a via Laviano a Marano. Mentre pranzava intorno alle 13.00 del 23 gennaio insieme ad altre persone il killer è entrato in azione, ferendo con arma da fuoco la vittima.
Che è morto sul colpo. Sul posto sono giunte i Carabinieri della compagnia di Marano che hanno attestato il decesso di Nappi procedendo alle indagini per capire movente e dare la caccia al killer. Che potrebbe essere individuato anche grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nel locale. Attimi di paura e caos nel ristorante “Gaetano e Teresa”.
Folla impaurita e sgomenta per l’accaduto, per un’esecuzione in pieno stile camorristico che non lascia dubbi sulla natura dell’omicidio. Già noto alle forze dell’ordine, Nappi era stato arrestato nel 2011 dopo un blitz dei Carabinieri che aveva portato all’arresto anche di altre otto persone. Attualmente Nappi era in libertà.
Agguato di camorra a Melito di Napoli: ucciso un pregiudicato 57enne
L’agguato di camorra a Melito di Napoli fa temere una nuova ondata della cosiddetta faida di Scampia. La vittima Vincenzo Nappi era considerato un affiliato del clan degli Scissionisti, che nella guerra ai Di Lauro si erano divisi dalla famiglia prendendo in mano una detta del mercato della droga, espandendosi anche in Spagna e all’estero. Ad oggi gran parte degli esponenti di spicco dei due clan sono finiti in manette o al cimitero.
Vincenzo Nappi era considerato dalle forze dell’ordine come un “colletto bianco” dedito alle estorsioni nel settore edilizio. Soprattutto quello delle costruzioni di case e villette. Il suo clan opera ancora oggi nelle aree di Arzano Melito e Mugnano, la Napoli Nord che spesso finisce in prima pagina per fatti di cronaca e spaccio di stupefacenti.
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Questo delitto viene attenzionato in modo particolare dalle forze dell’ordine che guardano con timore quello che potrebbe accadere in quella zona, in passato teatro di vere e proprie guerre per l’egemonia tra famiglie che volevano accaparrarsi la leadership sul mercato della droga. Proprio per questo adesso si temono ripercussioni dopo quest’agguato.