Non molla la presa Piera Maggio, che insieme al marito Pietro Pulizzi rinnova l’appello a Messina Denaro: lui potrebbe sapere dove si trova Denise Pipitone. L’appello della famiglia della ragazza scomparsa.
Sono giorni intensi quelli che stanno vivendo i familiari di Denise Pipitone, la piccola scomparsa il 1 settembre del 2004 quando aveva quasi 4 anni. I genitori Piera Maggio e Pietro Pulizzi sono convinti che la loro figlia sia viva a distanza di anni dalla scomparsa, e soprattutto negli ultimi giorni la speranza di avere delle notizie su di lei sono aumentare. L’arresto del boss della mafia Messina Denaro ha scatenato nuove convinzioni.
Infatti la famiglia crede fortemente che proprio il boss di cosa nostra possa avere delle notizie su Denise, e per questo motivo sin dalla notizia del suo arresto sono arrivati vari ed accorati appelli, con la speranza che le loro parole possano arrivare in qualche modo a Messina Denaro, chiuso in carcere con regime di 41 bis.
Attivissima sui social, Piera Maggio ha scritto vari appelli dalla pagina che gestisce in prima persona “missingdenisepipitone”. Proprio nelle ultime ore ha rinnovato il suo appello alle istituzioni, con l’intento di sensibilizzare al massimo anche l’opinione pubblica per arrivare a quella verità che tutti vorrebbero avere. Per un caso che si è tinto da anni di giallo.
Denise Pipitone, Piera Maggio non perde la speranza di ritrovare la figlia: il nuovo disperato appello
Infatti ancora oggi non si hanno più tracce di Denise Pipitone, che avrebbe compiuto nei mesi scorsi 23 anni. Tutta Italia si è stretta da tempo intorno alla famiglia, con la speranza che si possano avere delle notizie sulla sua scomparsa. In tanti, non solo i familiari, pensano che possa essere viva. Nonostante le tante segnalazioni che nel corso degli anni non hanno portato a nulla. L’ultimo appello di Piera Maggio è deciso è forte.
Da Instagram lei ed il marito hanno fatto sapere di credere fortemente che Messina Denaro possa avere delle informazioni sulla figlia: “Se è vero che Matteo Messina Denaro controllava tutta la provincia di Trapani è impossibile che non sapesse cosa fosse accaduto a Mazara del Vallo, chi avesse commesso il rapimento di nostra figlia”.
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“Siamo stati sempre convinti di questo, non perché l’avessimo ritenuto responsabile direttamente del rapimento, ma perché non si muoveva una foglia senza che non lo sapesse, quindi oggi detentore di tanti segreti”. Questa solo una parte del lungo messaggio scritto su Instagram dalla famiglia di Denise.