Si tinge di giallo il caso dell’anziana donna trovata morta nel bosco in una zona ai confini tra Lombardia e Piemonte. Indagano i Carabinieri che stanno ricostruendo le dinamiche del decesso per arrivare al possibile movente. I dettagli.
Un delitto che si tinge di giallo quello dell’anziana di Busto Arsizio di 84 anni trovata morta nel bosco nelle scorse ore nella zona di Robecco sul Naviglio, un’area al confine tra Lombardia e Piemonte. Sono stati gli agenti della polizia locale insieme ai Vigili del fuoco e la Protezione Civile a fare la scoperta, dopo il ritrovamento dell’auto della donna. Il corpo senza vita è stato rinvenuto in una zona verde contigua al Parco del Ticino.
La donna aveva fatto perdere le proprie tracce da mercoledì 25 gennaio. Quando – si apprende dai giornali locali – si era allontanata con la propria auto in stato confusionale. Non si conoscono i motivi dell’allontanamento e nemmeno quale fosse la sua iniziale direzione. La sua Honda Jazz di colore grigio è stata ritrovata dopo due giorni.
I familiari della donna avevano allertato non solo le forze dell’ordine ma anche i volontari dell’associazione Penelope Lombardia, attiva sul territorio per la ricerca delle persone scomparse. Secondo le prime indagini condotte dai Carabinieri di Abbiategrasso la donna aveva preso dopo la fuga la direzione di Trecate o Novara per poi arrivare nell’area di Casterno, nei pressi di cascinello Mako.
Donna trovata morta nel bosco: le indagini dei Carabinieri. Cosa sta emergendo
Da capire quali sono state le cause che hanno portato al decesso della donna trovata morta a Robecco sul Naviglio. L’anziana si chiamava Elda Marchesi Randi, e la sua scomparsa risaliva al mercoledì 25 gennaio. Da chiarire i motivi del decesso, con le indagini dei Carabinieri di Abbiategrasso per accertare se si è trattato di incidente o tentativo do furto. Sul posto i militari hanno esaminato tutte le tracce per trarre delle ipotesi, ma al momento non si hanno notizie certe.
Possibile che la donna, in stato confusionale, sia scesa dalla sua vettura e si sia ferita all’interno dell’area del parco. Questa la prima delle ipotesi che potrebbe trovare conferme dall’autopsia sul corpo nel caso non vi siano segni di violenza. In caso contrario si escluderebbe la pista dell’incidente e prenderebbe piede quella del tentato furto o rapina.
Leggi anche –> Giorno della Memoria: perché si celebra il 27 gennaio
Leggi anche –> Incoronazione Carlo III: come partecipare all’evento anche senza “sangue blu”. Il requisito
Anche se il ritrovamento dell’auto farebbe pensare al contrario. O perlomeno al fatto che eventuali malintenzionati non fossero interessati alla macchina ma solo a soldi o oggetti di valore in suo possesso. Solo nelle prossime ore ne sapremo di più, con le comunicazioni da parte delle forze dell’ordine.