Tante sorprese nel covo di Messina Denaro, vizi e sfizi nell’appartamento dell’ex latitante siciliano arrestato dopo trent’anni. La vita del boss era lussuosa.
Erano da tempo sulle sue tracce e finalmente lo hanno acciuffato. L’arresto di Matteo Messina Denaro è stato un punto a favore della giustizia italiana da anni. Sono stati resi noti anche i suoi covi in giro per la zona.
L’ex latitante non si era mai mosso dalla sua città natale. Castelvetrano è stato sempre il luogo dove si è aggirato indisturbato per portare avanti la sua crudele manifestazione mafiosa.
Braccio destro di Totò Riina, il boss ha partecipato attivamente alla strage dei due magistrati Falcone e Borsellino. Una delle azioni più crudeli per mano suo è stata l’uccisione senza pietà di un piccolo bambino sciolto nell’acido.
E’ chiaro che la primula rossa di cosa nostra abbia avuto degli aiuto sostanziali per muoversi liberamente, si parla del suo autista e di un prestanome. Sono in corso le indagini per maggiori accertamenti.
Intatto i Carabinieri hanno fatto il blitz in uno dei suoi covi e sono rimasti di stucco. Messina Denaro aveva affisso alle pareti poster de Il Padrino e il Jocker. Gli ambienti erano luminosi e ordinati segno della presenza di una donna.
Nel bagno sono state rinvenute creme di bellezze e una parrucca, forse la persona in questione è una donna sposata o incline a non farsi riconoscere dal vicinato quando trafficava nella casa del boss.
Una stanza era additata a palestra e in uno scaffale una serie di scarpe di ottima fattura come anche gli abiti riposti nell’armadio. Un latitante con molti vizi visto che guadagnava illecitamente 10 mila euro al mese.
I proventi erano dovuti alle scommesse online. L’appartamento di Campobello di Mazara non aveva molto di diverso rispetto ad una casa. Nel salotto troneggiava un divano marrone con dei peluche.
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Il boss è rinchiuso in carcere anche se sotto cura per via del tumore che lo affligge. Costantemente viene sottoposto alle cure mediche. Sebbene abbia insanguinato l’Italia resta un essere umano.
La giustizia farà il suo corso ma si prenderà cura del suo stato di salute.