Il terremoto ancora la fa da padrona tra la Turchia e la Siria. Registrate scosse nella notte a poca distanza l’una dall’altra. La popolazione vive di nuovo l’incubo.
La Terra ha tremato ancora una volta. Ennesima notte di paura quella appena trascorsa. Registrate due forti scosse di terremoto di magnitudo elevato. Stando ai primissimi dati forniti dall’Afad del luogo.
Immediatamente la gente si è riversata in strada anche se dalle tende e ha temuto il peggio. Queste scosse fanno seguito allo sciame sismico che si registra dal primo terremoto della scorsa settimana e che ha interessato la Turchia e la Siria.
Uno spavento indicibile per la popolazione già devastata dall’orrore e dalla paura di pochi giorni fa. La protezione civile locale ha dato la terribile notizia.
Terremoto di forte magnitudo ha di nuovo interessato le località della Turchia, lo spavento generale e la fuga dai luoghi del sisma
L’epicentro delle scosse udite negli ultimi tempi è stato nel distretto di Defne, nella provincia turca. E’ stata di 6.4 a cui ha fatto seguito un’altra di 5.8. Un terrore senza fine per gli abitanti.
Già lacerati e addolorati per la conseguenza della prima grande scossa, la gente ha il terrore disegnato sul viso. Lo sciame non termina la sua furia anzi sembra proprio scagliarsi a più non posso sulle abitazioni.
Il vicepresidente turco Fuat Oktay ha portato a conoscenza del drammatico fatto che otto persone sono rimaste ferite. Un grande ospedale governativo nella città di Iskenderun, nel Nord della regione, ha evacuato i pazienti.
Ci sarebbero inoltre 5 morti ad Aleppo e Tartus, purtroppo il disagio popolare è talmente forte che si muore anche solo nella calca per sfuggire alle cadute dei calcinacci. La paura è viva e a ogni tremore seguono reazioni di panico.
Si annota un bilancio drammatico: 41.156 vittime e 385 mila appartamenti distrutti o gravemente danneggiati. Nelle aree colpite dai terremoti sono sopravvissute almeno356 mila donne incinte che hanno bisogno di aiuto.
Il presidente ha promesso che il mese nuovo partirà la solidarietà per la costruzione di molti appartamenti. Gli sfollati per ora vivono sotto le tende attrezzate dalla protezione civile locale.
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Sono in partenza gli aiuti dal mondo e anche l’Italia ha fatto sentire la sua vicinanza. Una tragedia da riparare: una grande scommessa.
