Storie Italiane si sorprende ancora una volta, il dramma umano prende una piega fatta di soprusi e violenze. Non basta avere una famiglia che protegge le spalle, Carlotta aveva bisogno solo di cure.
Hanno preferito darle un nome posticcio a Storie Italiane. Il drammatico racconto della giovane “Carlotta” vittima e succube di un medico con il solo dovere di portare a galla i suoi problemi e aiutarla.
Non è mai andata così. Ora è salva e lo psichiatra è sotto denunciato e processato ma le cicatrici di quell’orrore rimangono. Purtroppo la pena inflitta alla paziente nn è stata alla pari di quella decisa dal tribunale.
Il tempo da trascorrere in prigione equivale a quattro anni e sei mesi. Se avrà buona condotta e come il paese italiano ammette, potrebbe uscire dalle carceri anche a breve. Grande disappunto in studio.
Eleonora Daniele è disgustata dal racconto della vittima. Il dottore con la scusa di curarla usava dei metodi duri e violenti: la legava, la picchiava, la stordiva con delle iniezioni che chissà cosa contenevano.
Aveva dapprima soggiogato tutto il suo essere per poi frustrarla e abusare di lei. Per non farle sentire il dolore e la pena di quei terribili momenti la stordiva con degli antidolorifici. Le percosse non avevano fine.
Cosa ha subito questa povera ragazza lo sa solo lei. La bravissima presentatrice fa leva sugli avvocati con la speranza che il malintenzionata rimanga per tutto il tempo in prigione senza avere mai sconti di pena.
E’ da anni che con i suoi programmi la bellissima presentatrice denuncia gli atti di violenza sulle donne. I suoi occhi gridano rabbia anche se per dovere e per professionalità rimane in equilibrio.
Un’altra donna ferita perché si era fidata. Un altro uomo che ha abusato innanzitutto di un potere a cui ha giurato di dedicarsi con estrema diligenza e cuore. Un altro fatto di cronaca che poteva capitare a chiunque.
Non c’è mai limite all’attenzione, non si sa mai dove si può nascondere l’insidia. Le donne hanno sempre una libertà a metà, un percorso di vita anche molesto sui vari piani sociali.
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E’ tempo di fare guerra agli stereotipi che vogliono sesso forte e sesso debole. La dignità è un costituente principale dell’onestà dell’animo, chi se ne vuole rivestire non deve spendere niente, solo buona volontà.