Flavio Insinna e quel lutto che non supera: “Mi manca, sarebbe bello poter tornare indietro”. Ma a chi si riferisce?
Le parole ci rimandano a quello che è successo qualche anno fa. Flavio non ha superato la perdita e i suoi pensieri sono destinati all’amico e collega Fabrizio Frizzi scomparso cinque anni fa.
A rivelarlo è stato lo stesso Insinna che, sulle pagine dell’ultimo numero del settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, ha parlato di Fabrizio Frizzi morto cinque anni fa. Un vuoto incolmabile e che continua a fare male a distanza di tempo. Il presentatore si è aperto e ne ha parlato in occasione dell’intervista rilasciata al settimanale. Il conduttore, infatti, in questi giorni ha raggiunto un grande traguardo lavorativo: 5000 puntate del game show “L’Eredità”, che va in onda su Rai 1 tutti i giorni.
Inoltre, ha continuato, rivolgendosi sempre all’amico e collega scomparso dicendo che sarebbe bello poter tornare indietro e far condurre a lui tutte le 5000 puntate. Manca, ed è una punta di malinconia nella storia perfetta di “L’Eredità“.
Insinna ha poi voluto soffermarsi sul rapporto e la stima che lo unisce a Carlo Conti che ha il camerino proprio accanto al suo. È stato proprio il conduttore toscano a fare il nome di Flavio per lo show che va in onda tutte le sere.
Quando iniziò “L’Eredità”, Carlo Conti disse a Flavio che se lui avesse avuto bisogno di consigli ci sarebbe stato.
Il conduttore ha dichiarato che prendere il posto di Fabrizio Frizzi non era cosa da poco e non ha nascosto la paura di non potercela fare. Però, non è andata male, infatti, lo show è uno dei programmi più seguiti nel preserale e continua a mantenere la sua leggerezza e lo stile.
Leggi anche –> “Era mio padre” Verissimo: Luca Laurenti lacerato, in lacrime per la grave perdita
Leggi anche –> Maurizio Costanzo due ore prima dell’addio: è andata proprio così
Ed è proprio della trasmissione televisiva e dei concorrenti che ha poi parlato il presentatore, infatti capita molte volte soprattutto in questo periodo che divertirsi non è una cosa semplice e i partecipanti ringraziano e scrivono di essersi divertiti a “L’Eredità”, ad emozionarlo e riempirlo di soddisfazione anche le lettere ricevute e i disegni che i bambini gli mandano.