Scoperta allucinante nel cuore del Settentrione d’Europa. Un giovane ricercatore è rimasto letteralmente spiazzato da ciò che è venuto fuori.
Spesso i ricercatori e gli scienziati di ogni genere impiegano anni e decenni prima di arrivare a scovare qualcosa di importante.
Le ricerche non hanno mai un fine se non nel ritrovamento fisico dell’oggetto o di qualsivoglia obiettivo. Il risultato ottenuto da un giovanissimo esordiente nel campo ha ottenuto apprezzamenti e curiosità estese in tutta Europa.
Il maestro dell’allievo archeologo aveva fornito un pezzo del terreno da esplorare con l’obiettivo di scovare tesori inestimabili e preziosi come lo è il lembo di terra che interessa la regione Haithabu-Danewerk nel Settentrione Europeo e più nello specifico nell’estremo nord della Germania.
Già da tempo quelle zone sono soggette a frequenti esplorazioni e sono riconosciute dai governi europei come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Nicki Andreas Steinmann ha setacciato un’area esplorativa del sito archeologico suddetto e quando il metal detector ha segnalato un’anomalia nelle profondità sono iniziati i primi scavi
Scoperta entusiasmante nel Nord della Germania: risale agli anni d.C. Ecco di cosa si tratta
Il giovanissimo aspirante Nicki Andreas Steinmann è già entrato nella storia della branca archeologica dopo aver effettuato delle ricerche su un pezzo di terreno del sito Haithabu-Danewerk.
Il ragazzo ha setacciato ogni zona della fetta di campo assegnata per le ricerche fino a trovare qualcosa di inestimabile o meglio di inimmaginabile.
Si tratta di una scoperta che passerà alla storia dell’Archeologia anche perché gli oggetti rinvenuti sotto terra risalgono ad un periodo antichissimo e più nello specifico al 1.100 d.C.
Ad un certo punto delle operazioni di scavo, le pale sono andate in conflitto con del materiale ferroso e allo stesso tempo metallico. E’ bastato un pizzico di rispolverata in quel preciso punto, laddove sono stati rinvenuti oggetti preziosi, tra cui oro, gemme e monete di ogni tipo.
Si presume che qualcuno le abbia nascoste di proposito per poi recuperarle senza successo. E invece oltre 3.000 anni dopo un aspirante archeologo compie l’impresa più incredibile e inaspettata valevole quasi come un biglietto della lotteria.
La notevole bellezza del materiale è rimasta pressocché intatta. Si tratta di un paio di orecchini incastonati in una pietra, 30 monete d’argento risalenti al periodo del Re danese Valdemar II e infine una moneta islamica del califfato Spagnolo, popolo di colonizzatori in quelle zone a quei tempi.
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Il valore di questi incredibili oggetti è davvero inestimabile e la rarità del contesto spedisce inevitabilmente il materiale rinvenuto nella lunga lista degli articoli storici “non cedibili” ne sottoposti ad aste pazze.