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Avvistati raggi marziani nel cielo: la scoperta choc degli scienziati

Avvistati dal rover Curiosity della NASA dei raggi marziani nel cielo, l’apparecchio è riuscito a catturare i raggi solari su Marte regalando agli scienziati e ai più appassionati uno spettacolo senza eguali.

Raggi marziani (Pexles-glispioni.it)

Le foto che sono state ottenute attraverso il rover rappresentano una svolta, si tratta della prima testimonianza nella storia che documenta la presenza e la visibilità dei raggi del sole nei cieli del Pianeta Rosso.

Era chiaro che i raggi del sole arrivassero fin lì ma grazie agli scatti sono state svelate alcune peculiarità che possono darci più informazioni sull’atmosfera di Marte. Gli scatti realizzati in una delle missioni di Curiosity, testimoniano dettagli sulla sua composizione e sulla sua temperatura oltre che molto altro.

I raggi solari su Marte sono stati avvistati durante una missione del rover, l’obiettivo è l’osservazione delle nuvole sul pianeta durante le ore del crepuscolo. Le nuvole marziane da sempre incuriosiscono molte persone e gli studiosi in particolare. Da tempo ormai sono oggetto di studio da parte degli scienziati per ragioni differenti.

Oltre ad essere rare la loro formazione è strettamente connessa ai periodi più freddi dell’anno, in quei momenti in cui i gas densi si sollevano dall’equatore creando degli ammassi cristallizzati che si muovono nel cielo.

Raggi solari marziani individuati su Marte, cosa ha rivelato la missione

Cielo (Pexles-glispioni.it)

Nelle ore del tramonto le nuvole sembrano essere ancora più particolari in quanto tendono a luccicare e creano un effetto ottico di grande impatto emanando bagliori di diversa entità, è per questa ragione che gli scienziati le hanno denominate nubi nottilucenti.

Questa luminosità quasi accecante è dovuta ai raggi del sole, i quali vanno ad incontrare le nuvole marziane e creano degli squarci nel cielo notturno. Le nuvole che sono state documentate durante lo studio di Curiosity sono diverse da altre nuvole marziane che solitamente vengono individuate nel Pianeta Rosso.

Le normali nuvole marziane infatti si trovano ad un’altitudine di circa 59 km mentre quest’ultime sono poste molto più in alto in una zona in cui è particolarmente freddo. Grazie a questa scoperta gli scienziati sono riusciti a comprendere quale sia l’elemento chimico che le va a comporre. Sono formate infatti prevalentemente da anidride carbonica la quale congelandosi va a formare il ghiaccio secco.

Studiare l’atmosfera di Marte non è solo un hobby ma è estremamente importante in quanto questo elemento è ancora un mistero del Pianeta Rosso.

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