Charlene di Monaco, la reale è stata messa da parte ancora una volta da Carolina. Ecco il motivo. Tensione a Palazzo.
Così come per la famiglia Windsor, anche i Grimaldi sono perennemente al centro del gossip. In modo particolare mi riferisco a Charlene di Monaco e Carolina, da sempre e per sempre acerrime nemiche. Durante il periodo trascorso lontano da casa, per i problemi di salute, la sorella di Alberto ha tentato spesso di ostacolarla.
Secondo diverse voci di corridoio, Carolina avrebbe organizzato il tutto per tutto pur di sbarazzarsi definitivamente della cognata. Tra le due, infatti, non è mai corso buon sangue e sembrerebbe che sia davvero molto difficile incontrarle entrambe sotto lo stesso tetto.
I motivi di tanto astio non sono stati mai chiariti, ma sembrerebbe che Carolina non riesca a digerire né il comportamento tantomeno il carattere della moglie di Alberto. Secondo la reale Charlene sarebbe stata sempre particolarmente gelosa di Carolina, specialmente subito dopo la scomparsa di Grace Kelly.
Charlene di Monaco esclusa dal Ballo della Rosa. Carolina non demorde
Attualmente i rapporti fra le due sono rimasti invariati: è davvero molto difficile se non impossibile incontrare Carolina e Charlene allo stesso evento o sotto lo stesso tetto. Durante il periodo di Natale, infatti, abbiamo visto la reale di monaco accompagnarsi con Charlotte Casiraghi durante l’inaugurazione del villaggio per bambini.
Ad oggi, però, le cose si fanno ancora più serie perché la moglie di Alberto è stata esclusa dal famoso Ballo della Rosa 2023, organizzato ancora una volta da Carolina di Monaco e che avrà luogo la sera del 25 marzo a Montecarlo. Alla festa saranno presenti tutti i suoi figli, i fratelli compreso Alberto. Non è stata confermata o smentita la presenza di Charlene.
Stiamo parlando di un evento davvero molto importante e che riunisce sotto lo stesso tetto l’élite e l’alta società internazionale. Organizzato per la prima volta da Grace Kelly nel 1954, si tratta di una serata che all’obiettivo di aiutare i bambini svantaggiati e di promuovere quelle che sono azioni umanitarie e filantropiche.
