L’ora legale è alle porte, manca poco per il cambiamento che apporterà tanti effetti positivi nella nostra quotidianità. Non mancano lamentele da chi soffre di sbalzi nel bioritmo.
Tutto passa e anche il cambio delle stagioni ci riporta alla vecchia ora legale. E’ tempo di dire addio a quella solare ed ecco come tutto avrà una luce nuova. Il sistema che tra poco ci accompagnerà per un lungo periodo, viene spesso definito anche l’orario estivo.
Si tratta di una specie di convenzione che permette agli utenti di sfruttare nel miglior modo l’irradiazione dei raggi solari a tutto tondo. Questo periodo copre soprattutto la primavera, l’estate e buona parte dell’autunno fino alla fine di ottobre.
In Italia è stata introdotta per la prima volta durante la prima guerra mondiale per un periodo che va all’incirca di otto anni. E’ stata abolita per un lasso di tempo in cui durante l’anno non sussisteva alcunché cambio orario.
Tutto venne ripristinato nel 1965 diventando una vera e propria legge anche se c’è da dire che la discussione dello spostamento delle lancette dà voce a tanti dibattiti. Si preme per far in modo che questo orario diventi permanente da gennaio a dicembre.
Ecco cosa succederà tra la notte tra il 25 e 26 marzo; a pochi giorni dall’entrata ufficiale della primavera le lancette saranno spostate un’ora più avanti. Quindi sabato notte ci converrà prima di andare a dormire avanzare già gli orologi di casa di un’ora.
Invece per quanto concerne i mezzi digitali quali computer, cellulari lo faranno in automatico. Ci sono pro e contro in questo cambiamento che non a tutti garba per ovvi motivi a partire da uno sbalzo del nostro metabolismo interno.
Ci saranno più ore di luce ma meno ore di sonno, il bioritmo sarà scombussolato per i primi tempi per poi ritornare in equilibrio da solo. Sarà bello poter uscire presto per fare delle lunghe passeggiate che tonificano tanto il corpo e la respirazione.
Il periodo ci mette davanti qualche difficoltà. Niente di preoccupante che un bell’esercizio costante non possa venirci incontro. Per chi invece ha la fortuna di abitare nelle zone marine potrà approfittare anche di godersi di un tramonto prima dell’ora di cena. Tutto sta nell’abituarsi e il fisico ne fa memoria già da tempo.