Un vincitore del gratta e vinci viene sorpreso e minacciato dai ladri che gli portano via tutto. Inizia l’incubo per un camionista che ha avuto sfortuna nella fortuna.
Ma siamo sicuri che i soldi fanno la felicità andando contro al solito detto? Lo dovremmo a chiedere a d un autotrasportatore che si è ritrovato in tasca 5 milioni di euro con un semplice Gratta e Vinci.
Uno di quelli che troneggiano in bella vista appena metti piedi in un tabacchino. Una sera Gianni di 33 anni si ferma per acquistarne una e grande è il suo stupore quando capisce di essere diventato diventa improvvisamente milionario.
Da allora sembra tutto rose e fiori ma le spine divampano e inizia l’incubo che non gli farà vivere bene la sua vincita. Il torinese gaio del bacio della dea bendata confida a qualcuno la sua vittoria e lì iniziano i guai.
Vince 5 milioni con un biglietto del Gratta e Vinci ma viene derubato più volte e minacciato con la pistola.
“C’è stato un momento in cui ho maledetto quella vincita, che mi stava portando solo guai. Adesso spero che l’incubo sia finito”.
Così esordisce il giovane vincitore dopo qualche tempo dalla sua vincita. Con il guadagno si era tolto parecchi sfizi e si era comprato una bella auto nuova di zecca, una villa, un appartamento ai genitori.
Inoltre aveva rilevato l’azienda dove aveva lavorato e il resto dei soldini li aveva trasformati in lingotti. L’errore del camionista è stato quello di aver aiutato molti amici che erano a conoscenza del suo segreto.
Purtroppo la notizia è andata alle orecchie di gente disonesta che una notte hanno fatto irruzione nella sua magione. Uno dei rapinatori punta la pistola alla testa di Gianni minacciandolo di tirare fuori i soldi.
Gianni gli ha consegnato quello che aveva in casa circa 23 mila euro, inoltre i ladri si impossessano anche di alcuni gioielli e di 8 kili di lingotti del valore di 530 mila euro. Non è la prima volta che gli accade una situazione.
La vittima ha cercato di reagire ma senza riuscirci, i banditi erano pericolosi. Dopo quelle disavventure si è recintato per bene con tanto di telecamere e antifurti. Ha trasformato la sua casa in un bunker e vive in una costante paura.
“Avevo chiesto di depositarli in banca, ma la mia filiale era in un’altra città e le procedure erano lunghe. Dei lingotti sapevano solo gli amici intimi, non ho mica messo i manifesti. L’invidia è una brutta bestia.”
Il caso è davvero angosciante e duro ma bisogna voltare pagina e andare avanti.