Il caso Denise Pipitone da anni ospitato a Domenica in. Mara Venier fu una delle prime a promuovere l’intervento di Piera Maggio disperata per la scomparsa della sua piccola.
Quasi ogni anno Domenica in dà appuntamento alla storia di Denise Pipitone, ormai sono quasi vent’anni che sentiamo di questa storia che si rivela come uno dei casi più controversi per la giustizia italiana.
Mara Venier conosce profondamente questa triste vicenda che accadde a Mazara del Vallo nel 2004, Era un giorno di settembre di fine estate e mamma Piera Maggio aveva lasciato la bambina dalla nonna per sbrigare alcune commissioni.
Tutti nel vicinato conoscevano la piccola gioia che spesso portava dei codini ai capelli. Cosa successe nella frazione di una manciata di minuti in cui la bimba sparì dalla vista della nonna, ancora oggi è un interrogativo.
Denise da allora è volatilizzata e di lei si sono perse tutte le tracce, Una donna coraggiosa la signora Maggio che non si è mai arresa. Ha dovuto subire parecchie critiche anche dopo che è venuta a galla la verità sul vero padre.
In tutti questi anni ha cercato di coinvolgere le istituzioni e anche la gente comune, tutto poteva essere una buona traccia. Con l’avvento dei social molte chat favoriscono foto di allora quando fu rapita la bimba e immagini riprodotte al computer di come potrebbe essere oggi.
Sono state seguite delle piste ma tutte hanno portato al nulla, c’è anche chi se ne è approfittato e questa è stata davvero un atteggiamento molto sconsiderato. Mara accoglie Piera la quale è venuta anche per presentare il libro intitolato appunto Denise.
Forte, temprata da una sofferenza che non le ha mai dato tregua, mamma coraggio non si arrenderà mai e la cercherà fin quando non riuscirà di nuovo a riabbracciarla. Ha fatto anche un passo in più pochi giorni fa.
Ha postato un messaggio dove dichiara di voler incontrare Giorgia Meloni e di parlare da mamma a mamma. E’ consapevole del gesto ma spera tanto che la premier riesca a trovare un lasso di tempo per incontrarla.
La donna spera tanto che ci possa essere un nuovo modo di considerare il dilemma e di ricevere le giuste attenzioni anche dallo stato.