Massimo Giletti, il motivo della chiusura del programma Non è l’Arena. Scottanti particolari da non perdere.
Sono ormai diverse settimane che il nome di Massimo Giletti continua ad essere particolarmente chiacchierato su web. Giornalista di grande successo e al tempo stesso personaggio dello spettacolo decisamente controverso. Ad oggi il suo futuro all’interno della televisione sembra essere davvero sulla filo del rasoio.
La sua trasmissione Non è l’Arena, infatti, è al centro del caos mediatico. In modo particolare perché nelle ultime puntate sono stati trattati dei temi che hanno toccato delle corde davvero molto difficili. È stato proprio Urbano Cairo a decidere di mettere in panchina il conduttore.
La notizia della sospensione del programma televisivo di La7 ha lasciato tutti senza parole, ma secondo quanto emerso, sembrerebbe che il noto giornalista abbia tutte le intenzioni di chiarire la sua posizione e di essere soprattutto a disposizione dell’azienda televisiva per qualsiasi tipo di confronto.
Come stavamo accennando in precedenza, il programma di Massimo Giletti è stato sospeso dalla televisione. Sono davvero molteplici le ipotesi che stanno circolando in queste ultime settimane sul web e senza alcun dubbio a dare un forte scossone alla cosa sarebbero state certamente le puntate che il giornalista ha dedicato alla criminalità organizzata.
È stato Urbano Cairo a voler chiudere tempestivamente il programma e licenziare così su due piedi il conduttore Massimo Giletti. Come dicevamo poc’anzi, sono davvero tante le ipotesi della possibile chiusura. In modo particolare si sta sostenendo che la ricostruzione delle vicende legate alla mafia siano andate a toccare tasti troppo dolenti e che non andavano stuzzicati di nuovo.
In modo particolare ci rifacciamo anche all’articolo di Giacomo Amadori il quale sostiene che una delle motivazioni che hanno portato alla chiusura del programma della giornalista sia proprio il coinvolgimento di Silvio Berlusconi e di dell’Utri all’interno delle puntate nella trasmissione. Inoltre, riagganciandoci a questo stesso filone, c’è chi sostiene che il motivo possa essere anche un altro.
Ossia il fatto che Massimo Giletti, specialmente dopo l’arresto del famoso latitante italiano, abbia predisposto le sue contate concentrandosi fin troppo sulle stragi di mafia e sulla criminalità organizzata, andando a sollevare un polverone troppo fitto e soprattutto andando a toccare coloro che sono definiti intoccabili.