Affascina e incuriosisce, da sempre la Gioconda ti pone dinanzi a molti interrogativi. Oggi ci soffermiamo sul disegno del ponte al lato della Mona lisa, dove si trova in realtà? Le ipotesi più accreditate.
Non si sa con certezza a chi Leonardo si sia ispirato per disegnare la Gioconda, ma si ritiene che il volto della figura potrebbe essere basato sulla persona di Lisa Gherardini, moglie di un mercante fiorentino di nome Francesco del Giocondo.
Questa è la tesi più gettonata visto che il dipinto prende il nome alternativo di “La Gioconda”. Leonardo avrebbe incontrato Lisa a Firenze, dove la donna era molto conosciuta per la sua bellezza e la sua eleganza.
Tuttavia non ci sono prove documentali che dimostrino in modo inequivocabile che la donna sia stata effettivamente la modella del dipinto. Ci sono anche teorie secondo cui il volto della Gioconda potrebbe essere un autoritratto di Leonardo stesso.
Il ponte presente nel dipinto della Gioconda, noto anche come la Mona Lisa, si trova sullo sfondo della figura seduta della donna leggermente sulla sinistra. Sembra essere di forma arcuata, una mezza luna.
Il ponte ha un’apertura centrale attraverso la quale scorre un fiume o un canale. Sulle rive si possono scorgere alcuni edifici e al di là una collina boscosa. La struttura appare rappresentato in modo abbastanza dettagliato.
E’ composta in pietra grigia, alcune più chiare che sporgono sulle arcate e un parapetto in cima. La luce che cade sul ponte sembra essere quella del pomeriggio, con una sfumatura di colore arancione-giallastra che illumina tutta la scena.
Il ponte, anche se rappresentato in modo realistico, non è il soggetto principale del dipinto e serve principalmente come sfondo paesaggistico per la figura della Gioconda. Ma si trova in Italia questo ponte? Oggi c’è una risposta:
Nel periodo tra il 1501 e il 1503 il ponte era in funzione e frequentatissimo, il vero ponte della Gioconda è il ponte Romito: aveva quattro arcate e poggiava su due falesie. Diverse sono le corrispondenze che intercorrono fra il ponte Romito, le particolari morfologie dell’Arno in quel tratto di territorio e quanto riportato da Leonardo nel paesaggio alla sinistra della nobildonna raffigurata nel famoso dipinto”.
Gli esperti hanno dichiarato dopo un’attenta analisi del disegno in 3D. Gli appassionati di certo faranno meraviglie della scoperta e la prossima volta metteranno ancora più attenzione al quadro.