Grandi asteroidi, stando a uno studio della NASA, la Terra sarebbe più a rischio di quanto previsto in precedenza.
Secondo uno studio condotto dalla NASA riguardo le potenziali conseguenze dell’impatto di asteroidi sulla Terra, questi sono una delle minacce più significative per la vita degli esseri umani.
La ricerca ha analizzato gli asteroidi con diametri compresi fra i quindici e i quattrocento metri in quanto sono quelli che impattano con maggior frequenza la Terra.
Quelli di dimensioni inferiori invece si distruggono all’interno dell’atmosfera della Terra, anche se possono comunque provocare danni molto importanti.
Per esempio il diametro dell’asteriode che ha impattato su Chelyabinsk, in Russia, era soltanto di diciassette-venti metri, ma ha provocato più di mille feriti.
L’impatto con un asteroide causerebbe raffiche di vento e onde d’urto di pressione. Si tratta di effetti che provocherebbero più del sessanta percento delle vittime.
Un’ulteriore conseguenza catastrofica provocata da un asteroide sarebbe il calore creato, che causerebbe quasi il trenta percento delle vittime.
Quindi ci sarebbero altri elementi che potrebbero accrescere il dato delle vittime, vale a dire i detriti volanti, gli tsunami, le scosse sismiche e i crateri.
Stiamo parlando di scenari preoccupanti che potrebbero provocare gli asteroidi. Tuttavia la scienza e la tecnologia sta facendo degli importanti passi in avanti in tema di difesa della Terra.
Grandi asteroidi, l’impatto sulla Terra sarebbe più probabile di quanto previsto
Di recente però è giunto un altro studio della NASA sugli asteroidi che potrebbero impattare sulla Terra decisamente allarmante.
James Garvin, scienziato capo del Goddard Space Flight Centre della NASA e primo autore dello studio, presentato alla Lunar and Planetary Science Conference, ha ipotizzato che l’impatto di grandi asteroidi sarebbe molto più probabile di quanto si pensasse precedentemente.
Lo stesso però ha evidenziato che c’è bisogno ancora di conferme e di ulteriori ricerche. Garvin difatti ha spiegato. “Non abbiamo ancora provato nulla con sicurezza“.
Nel frattempo, si riduce l’allarme che riguarda 2023 DZ2, candidato all’impatto contro la Terra. Altri dati rendono minime le possibilità che impatto contro la Terra nel mese di marzo del 2026.