Dopo tanti anni torna finalmente in Italia un tesoro artistico inestimabile. Ecco di cosa si tratta: dettagli da non perdere
In passato il nostro paese non è stato esente da quelli che sono i furti delle opere d’arte e ai reperti storici: con immensa fortuna gran parte di questi sono stati recuperati e restituiti ai legittimi proprietari; altri restano ancora dispersi. Non occorre sottolineare quanto sia straordinario il patrimonio culturale dell’Italia e quanto anche il più piccolo rinvenimento riesca a dare identità e cultura alla nazione.
Prima di entrare nel cuore della notizia, occorre sottolineare che il protagonista è proprio l’italiano Cristoforo Colombo. Ragion per cui tracceremo brevemente la sua storia e come siamo arrivati, oggi, a recuperare un importante tesoro legato al suo nome. Ecco di che cosa si tratta. Chi fu davvero il famoso navigatore ed esploratore? Conosciamolo meglio.
Nato nel 1451, Colombo è una delle figure più importanti al mondo: famoso esploratore italiano è conosciuto per aver guidato le più importanti spedizioni transatlantiche che erano state lautamente finanziate da Isabella di Castiglia che aveva riposto in lui tutta la sua fiducia. Il navigatore avrebbe voluto spingersi in direzione delle Indie orientali, ma si ritrovò a scoprire quello che chiamiamo Nuovo Mondo.
I primi tentativi furono vani, tanto è vero che perse l’appoggio di moltissimi monarchi europei: la svolta ci fu nel 1492 quando salpò dalla Spagna con le celebri Nina, Pinta e Santa Maria. Non furono mesi di navigazione semplice, ma quando ebbe modo di avvistare terra Cristoforo Colombo credete di essere arrivato nelle Indie: fu solo successivamente che si rese conto che era un’isola delle Bahamas.
Questo discorso introduttivo è servito per ricollegare il furto avvenuto negli anni ’80 alla storia di Cristoforo Colombo: grazie ad un lungo e complesso lavoro di investigazioni svolto dall’Italia e dagli Stati Uniti è stato possibile recuperare un incunabolo di straordinario pregio. Quest’ultimo era stato trafugato nel 1988 a Venezia e stiamo parlando di una delle prime edizioni a stampa che servirono al esploratore per annunciare la sua incredibile scoperta.
Cos’è l’incunabolo? Si tratta di un vero e proprio libro che risulta essere stato stampato intorno al XV secolo mediante la tecnica dei caratteri mobili: per intenderci quella di Gutenberg. Come si menzionava poc’anzi, il furto è avvenuto circa 35 anni fa a Venezia e il tesoro è giunto nelle mani di un collezionista di Dallas risultato essere ignaro dell’origine dell’opera.
Ad onor del vero è stato stesso l’uomo ad avvisare le forze dell’ordine, partecipando attivamente alla restituzione dagli Stati Uniti all’Italia – dove è stata organizzata una cerimonia a Roma che ha visto anche la presenza del Ministro della Cultura, enormemente soddisfatto di quanto accaduto.