Trovata una moneta rara antichissima: il valore è inestimabile. Le parole degli archeologi dopo il rinvenimento
Il rinvenimento di monete antiche e di reperti archeologici a una fondamentale importanza non solo dal punto di vista storico, ma anche quello culturale. Questo perché entrambi sono in grado di fornire particolari informazioni su quella che è stata la storia delle civiltà più antiche che hanno abitato il pianeta prima di noi.
In modo particolare, analizzando il conio e l’iconografia, non solo si ricostruiscono gli eventi del passato, ma possiamo entrare nello specifico in quelle che sono state le attività sociali ed economiche di una data civiltà. Mi riferisco, dunque, agli scambi commerciali ad esempio e ad eventuali transizioni politiche.
Rinvenuta una moneta molto rara in Israele: il segnale della ribellione ebraica
Fatta questa premessa importante, oggi vogliamo portarvi alla scoperta di un preziosissimo rinvenimento che vede protagonista la città di Israele: di straordinaria rilevanza il lavoro svolto dagli archeologi e dagli storici che, dinanzi al reperto, hanno immediatamente sostenuto trattarsi di una moneta di estrema rarità.
Sono mesi, per non dire anni, particolarmente significativi per l’Israele che si rende protagonista di straordinari recuperi storici. Tante le campagne di scavo, altrettanti i lavori svolti grazie al prezioso contributo dell’ente governativo che tutela le antichità del paese. Sono state rese necessarie delle misure preventive, considerando gli efferati saccheggi.
Ritornando al recupero della moneta, il rinvenimento è avvenuto all’interno di una grotta rimasta sconosciuta per molti secoli. Gli archeologi si sono imbattuti in un prezioso in argento, dove è saltata immediatamente all’occhio la dicitura Sacra Gerusalemme. Per quel che riguarda la datazione, si sostiene possa essere risalente all’anno che precede la rivolta ebraica contro i romani.
Il motivo potrebbe essere apparentemente molto semplice e cioè il fatto che la parola sacra sia stata scritta senza una vocale, ragion per cui questo preciso dettaglio coincide perfettamente con quelli che erano i dettami di scrittura dell’epoca. Un’iconografia molto particolare che vedi al centro tre melograni, mentre sul rovescio abbiamo un calice sopra il quale è incisa la lettera Aleph.
Secondo gli studiosi, monete di questa entità sono decisamente molto rare: se gli ebrei rappresentavano abitualmente decorazioni vegetali e religiose, i romani erano soliti invece imprimere non solo gli animali, ma anche gli imperatori regnanti. Questo vorrebbe dire che il prezioso potrebbe essere stato cognato anche come simbolo della ribellione e della rivolta ebraica.