Anna Oxa, cantante trasformista, da sempre sulla cresta dell’onda, esterna il dramma che ha cambiato la sua vita. Una perdita folgorante.
In un mondo spettacolare, come quello costantemente nutrito dalle luci dei riflettori ,chi emerge, ancora una volta, è proprio lei. La bellissima Anna Oxa ha fatto sempre in modo di far parlare di sé.
La sua metamorfosi, alla luce della realtà televisiva, non ha mai avuto un freno. Di origini albanesi, la 62enne artista poliedrica, nasce a Bari. Un’infanzia è un adolescenza tumultuosa e un talento che voleva prepotentemente venire a galla.
Oggi, a distanza di qualche decennio, rinvanga quel tassello della sua vita che non dimenticherà mai. Un periodo in cui ha affrontato una circostanza che ha una ferita indelebile, mai chiusa.
Una voce unica, dalle mille sfumature che proponeva brani di difficile esecuzione. Durante tutta la sua carriera lungimirante, la talentuosa Anna Oxa ha sfoggiato dei successi inediti, ancora oggi incomparabili.
Anna Oxa ammette la verità dopo vent’anni: da quel momento la sua vita non è più la stessa cosa
Artista trasgressiva, non si vedeva l’ora che arrivasse la kermesse ligure per assistere ad un suo show che sconfinava nei limiti tra il vero e il faceto. Prima maschiaccio dalla mole importante, poi si è liberata un cigno biondo dalle curve sinuose.
Anna non ci abitua mai a stare quieti. Quest’anno è salita, per la quindicesima volta sul palco dell’Ariston. Era una delle cantanti in gara più attese e temute: chissà con quale altra idea se ne usciva?
È arrivata vestita con strati sovrabbondanti, una chioma eclettica e quella voce dalle tonalità che si sono impadronite di ogni elemento che era presente nella vasta sala di Sanremo.
È stato come un grido di dolore che arrivava dalla sua cavernosità più remota. Un canto che partiva dall’anima in diretta verso una liberazione completa che , purtroppo, non arriva mai. In una intervista Anna ha voluto esternare un dilemma che l’assale quotidianamente.
Sono passati più di vent’anni ma le manca un pezzo del cuore, un dolore acuto che la devasta e che non mette freno alla sua ansia: la scomparsa della sua cara mamma:
“Uno di quei dolori così forti che non possono restare fini a se stessi. Mi si è aperto un mondo e, soprattutto, mi si è aperta “la domanda”, quella della vita e della morte, di questo passaggio di cui non ti accorgi, perciò rimandi tante cose, invece di osservare e comprendere che cosa fa veramente parte di te e che cosa, invece, hai integrato da fuori”.
Anna è così: allegra ma triste, forte ma fragile. Un fiore che non appassisce mai con tante spine solo per difendere i ricordi più belli.