Trovato tra i ghiacci del Polo Nord: una scoperta incredibile ad opera di un gruppo di esperti del settore. Portato immediatamente nei laboratori.
Era vivo, anche se sono passati lustri e lustri, anzi, per l’esattezza 50 mila anni. In perfette condizioni nonostante il clima rigido. Ma è stato questo il segreto della sua sopravvivenza tra i ghiacciai del Polo Nord.
La scoperta sensazionale è stata ad opera di un’equipe di ricercatori che si sono ritrovati davanti al rinvenimento. I primi a stupirsene sono stati proprio loro. Avevano avviato un progetto in un sito congelante.
La Siberia è un luogo difficile pieno di aree di ghiaccio e terreno cosiddetto Permafrost. Questi luoghi impervi si trovano soprattutto nei confini del Nord Europa, e anche l’America che comprende l’Alaska.
Il Permafrost è una distesa che si trova in molte regioni fredde e artiche, in pratica il suolo è perennemente ghiacciato, in superficie e tutto normale e si allunga verso l’interno del nucleo per pochi centimetri.
La sua caratteristica è quello di non scongelarsi mai per via delle temperature glaciali. E’ uno dei protagonisti principali dell’ecosistema terrestre, monitorato costantemente dagli esperti del settore.
Proprio in questo sottosuolo, vive una specie preistorica che è rimasto in criptobiosi quindi congelato per secoli. Per fare maggiore chiarezza, su questo esemplare, e per capire qualcosa di più sia l’andamento odierno e sia preistorico, si è deciso di recidere una piccola calotta che lo conteneva e portarlo in laboratorio.
Gli illustri professori hanno risvegliato l’esserino che lo abitava da quasi 50.000 anni. E’ stato rinvenuto nella regione della Siberia, che si trova in Russia, è la specie di verme Nematode il cui metabolismo si è fermato nel momento stesso in cui la pressione atmosferica è scesa a zero.
La sua peculiarità è quello di ritornare in vita una volta riportato ad una temperatura normale. Questi invertebrati preistorici posseggono una grande resistenza, sono organismi anche pericolosi perché possono diffondere nuove malattie.
Ecco che potrebbe presentarsi uno scenario apocalittico proprio in conseguenza dello scioglimento dei ghiacciai. È possibile una loro invasione. anche se gli studiosi dichiarano che solo l’1% di questi vermi preistorici, potrebbero provocare eventi imprevedibili.
Giovanni Strona, del Joint Research Centre della Commissione Europea, si è detto preoccupato per un probabile risveglio degli invertebrati a causa dello scioglimento dei ghiacciai del Globo.
Abbiamo avuto un assaggio della pandemia da virus covid 19 che ci ha messo in ginocchio e allarmato molto. La speranza è solo quella di salvaguardare l’ambiente e quindi noi stessi.