Allerta per diossina in molte città italiane: vietato il consumi di alcuni beni alimentari perché contaminati. La Protezione Civile al lavoro per limitare i danni.
L’accortezza verso la propria salute deve essere un diritto e un dovere. Purtroppo spesso si viene coinvolti in situazioni, le cui conseguenze, possono risultare disastrose. È il caso dell’allarme diossina diramato, da qualche tempo, da una splendida città del sud Italia.
È stato diramato un avviso per quanto riguarda alcuni beni alimentari che, si consiglia vivamente, di non consumare per un dato periodo. Il comunicato è stato fatto dal sindaco di Palermo proprio perché, negli ultimi tempi, è stata incendiata una discarica che ha stravolto con i fumi e i fuochi le zone circostanti.
L’allarme diossina ha interessato talune periferie facendo andare in panico i residenti. Dopo 4 giorni di fiamme ininterrotte, finalmente la situazione sembra essersi appianata.
Avviso diossina in circolo a causa degli incendi dello stoccaggio rifiuti delle zone urbane
È proprio l’ordinanza del primo cittadino che ha invitato, calorosamente gli abitanti della città di Palermo, a non alimentarsi assolutamente con latticini e verdure per un’aria che circonda 4 chilometri quadrati il luogo del vasto fuoco che ha interessato lo stoccaggio di rifiuti.
Precisamente, l’avviso del sindaco, nomina i quartieri popolari di Cruillas, Cep, e Borgo Nuovo. Sono coinvolti anche Torretta, una zona di Capaci e Bellolampo, il sito dove è avvenuto il terribile frangente.
La Protezione Civile si è messa a tavolino per cercare di trovare una soluzione tempestiva al problema del dilagarsi della diossina. L’elemento sotto accusa non è di per sé un pericolo per la respirazione, ma per quanto riguarda l’apparato digerente.
Infatti, questo velo, si deposita nel terreno e penetra nella catena alimentare. L’unico modo per ovviare è astenersi completamente dal consumo di taluni ortaggi e frutta oppure di lavarle specificatamente e di eliminare la buccia prima di portare a tavola.
Presto verrà fatto una pulizia profonda sulle strade e sul luogo che è stato protagonista del terribile evento. Purtroppo la città di Palermo è stata colpita, ma si spera che tutto rientri presto nella norma
L’incendio si è propagato il 24 luglio in un centro di deposito rifiuti in una zona lontana dal capoluogo siciliano. Occupa uno spazio molto grande e ancora non si conosce bene la dinamica dei fatti, Purtroppo il caldo torrido imperversa e non si sa se c’è una connessione fra i due elementi.
C’è stato un gran da fare del servizio dei Vigili del fuoco che hanno impiegato un numero indeterminato di ore per spegnere il fuoco che non accennava a dare segni di stanchezza. Tra plastica e rifiuti, le fiamme erano sempre più rinvigorite.
Dopo 4 giorni, finalmente il vasto falò si è ridimensionato, ma l’allarme diossina ha interessato molti comuni della zona. Il sindaco ha voluto mettere al corrente i cittadini del pericolo imminenti e di negare il consumo di frutta e verdura compresi i latticini. I cittadini sono tenuti all’osservanza dell’avviso per tutelare se stessi.