Quest’insetto ha invaso l’Italia: sta distruggendo tutto e gli imprenditori sono seriamente preoccupati. Da dove arriva? Di cosa si tratta. Scendiamo nei particolari.
Le temperature piacevoli, di questi tempi, sono un habitat essenziale e accomodante per alcuni tipi di insetti. Tra mosche, zanzare e sciami di api, si presenta anche un esserino dal colore fosforescente che, a prima vista, attira per la sua particolarità.
Alla fine si scopre che è un temibile nemico delle coltivazioni. La Popillia Japonica provoca danni ingenti ed è già allarme nel settore agricolo. È un insetto devastante che trova il suo fattore naturale, mangiando tutto; dalle viti, le piantine, le foglie.
Sta diventando una vera e propria allerta soprattutto perché, una volta cresciuto, si muove in gruppo. Possono attaccare le piante, sia dalle radici e sia sugli arbusti. La Popillia, che sembra un piccolo coleottero, arriva dal Giappone, sicuramente viaggiando in prima classe. Infatti, l’unico trasporto accertato, può essere stato quello aereo.
L’insetto che arriva dal Giappone si manifesta gravemente nelle coltivazioni: è corsa ai ripari
Al momento, il nemico degli orti, sta depredando moltissime coltivazioni nel nord Italia. Sono state prese di mira i frutteti e addirittura anche gli arbusti da bacca. Si conosce la produzione dei vini prelibati di queste zone, ma gli insetti infestano ovunque devastando intere coltivazioni.
Dalle ultime notizie diramate, pare che la Popillia Japonica, si sia spostata anche nell’Emilia Romagna. Questa bellissima regione già qualche mese fa, è stata vittima di un alluvione che ha fatto ingenti danni.
La popolazione ha fatto di tutto per rialzarsi e riassettare la periferia e le zone interessate dal nubifragio. Una fatica immensa per non arrendersi e ripartire più carichi di prima. Purtroppo non ci voleva il propagarsi di questo sciame di insetti del Sol Levante.
È stata accertata la presenza del coleottero su vasta scala. Il piccolo esserino, originario del Giappone, si riconosce prima vista proprio per il colore particolare che va dal bronzo al verde ramarro. È piccolo solamente pochi millimetri ma è un grande roditore.
La sua fame è talmente tanta, che riesce a mangiare di tutto in continuazione. E’ vorace e visto è considerato che si sposta in gruppo, riescono a devastare una pianticella lasciando solo l’arbusto, un corpo privo di tutto.
L’allarme è scattato da tempo e la corsa ai ripari è stata immediata. C’è chi si è ingegnato da solo e chi ha chiamato gli esperti del settore per affrontare la difficile situazione. Va tenuto costantemente sotto controllo per non arrivare allo sfacelo totale.
Purtroppo l’economia agricola ha subito uno smacco tremendo dagli elementi naturali, per la serie salviamo il salvabile, ci mancava anche che arrivassero questi ospiti indesiderati.
Naturalmente gli imprenditori e i contadini, hanno già realizzato delle trappole da posizionare nelle coltivazioni, per cercare di combattere questo male estremo, nemico della agricoltura.
Se la Popillia ha mire sul nostro verde, già sappiamo che è arrivata la sua fine. In un batti baleno ritroveremo solo lo “scheletro” della piantina. I coleotteri depositano anche una moltitudine di larve.
Il nemico va combattuto su tutti i fronti, già sono state attuate diverse misure di sicurezza per preservare le coltivazioni.