La scomparsa della bambina peruviana getta nello sconforto totale la sua famiglia. Importanti novità e una pista da seguire sempre più ardua.
Nonostante le indagini proseguono, ancora nulla di fatto sulla sparizione della piccola Kataleya. Sembra che la bambina si sia dissolta nel nulla, non ci sono tracce che portano a scoprire dove si trovi ora la la minore peruviana di 5 anni.
I genitori, sempre più disperati, chiedono a gran voce dove sia finita la loro figlia. All’inizio sembrava che ci fossero degli indizi ma che purtroppo non hanno portato a nessuna strada. Gli inquirenti non si arrendono e continuano ancora la ricerca spasmodica per ritrovarla.
Intanto sono stati tratti in arresto 4 persone che, si pensa, possano conoscere dettagli sulla scomparsa della bambina circa 2 mesi fa.
L’albergo Astor, situato nel cuore di Firenze, era un hotel dismesso perché era stato usato come ricovero per la riabilitazione dei malati di Covid 19 durante la pandemia. Si aspettava che venisse igienizzato e rimesso di nuovo in opera dopo quel periodo, anche perchè si trova in un centro rionale molto popolato.
Alcuni peruviani se ne sono impadroniti e hanno realizzato un vero e proprio racket per quanto riguarda gli affitti clandestini. Ogni famiglia viveva in una stanza, del palazzo, composto di pochi metri quadri con un bagnetto.
Tutto questo è emerso dopo una perquisizione profonda di ogni angolo dello stabile. Sporcizia, decadenza, fatiscenza; ecco cosa hanno trovato i carabinieri rovistando e rivoltando l’edificio preso di mira. Hanno rivelato gli immigrati sotto lo schiaffo di gente pregiudicata che pretendeva l’affitto per l’occupazione delle camere.
È proprio qui che la piccola Kataleya è scomparsa agli inizi di giugno. La bambina, come sempre, era stata lasciata nelle mani dello zio fidato e dei cuginetti. La sua mamma, la signora Kathrine, lavorava presso una famiglia come collaboratrice domestica.
Al suo ritorno, verso le tre del pomeriggio, non ha trovato la sua bambina da attenderla. Una prima ricerca affannosa ha portato a capire che la piccola era sparita e per questo che è stata fatta la denuncia in questura alle 9 di sera. Il papà della piccola è in carcere ed era stato colto da malore alla notizia della scomparsa della figlia.
Ha ottenuto un permesso speciale per stare accanto alla moglie nella ricerca della bambina. Le indagini non si fermano qualcuno dice che è stata rapita e portata via da un percorso segreto fino all’autobus.
Altri invece raccontano di una vendetta nei confronti del padre di Kata. Al momento i genitori non sono indagati ma sembra che lo zio e altre tre persone sono state tratte in arresto. Si attendono aggiornamenti.
«Vorrei sapere se Kata è viva, se sta bene, sono passati due mesi e stare così senza sapere nulla mi fa stare male. Non si può stare così senza sapere niente. Chi sa di Kata mi faccia sapere qualcosa. Spero che la nuova indagine serva a trovarla».
Nel mentre gli appelli e le fiaccolate non cessano. La speranza deve rimanere a alta e viva per far tornare in sede alla famiglia la bellissima Kata.